Sanità vibonese allo stremo, il Pd: intervenire con urgenza

La Federazione del partito sollecita investimenti, assunzioni e riapertura dei servizi, chiedendo chiarezza alle autorità regionali e nazionali sul futuro della sanità provinciale
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Il Partito Democratico di Vibo Valentia lancia un allarme sulle condizioni sempre più critiche della sanità nel territorio provinciale. A preoccupare, secondo i dem, sono le recenti dimissioni del dottor Alberto Ventrice, urologo dell’ospedale di Tropea, e la paralisi di interi reparti, segnali di un sistema ormai al collasso.

“Inaccettabile che, nella nostra provincia, il diritto fondamentale alla salute venga quotidianamente negato – si legge in una nota –. Pazienti dializzati costretti a vivere nell’incertezza, carenza cronica di medici e specialisti, reparti chiusi o depotenziati, liste d’attesa interminabili: questo è il quadro drammatico di emergenza permanente che grava su migliaia di cittadini”.

“Inaccettabile che, nella nostra provincia, il diritto fondamentale alla salute venga quotidianamente negato – si legge in una nota –. Pazienti dializzati costretti a vivere nell’incertezza, carenza cronica di medici e specialisti, reparti chiusi o depotenziati, liste d’attesa interminabili: questo è il quadro drammatico di emergenza permanente che grava su migliaia di cittadini”.

Il Partito Democratico chiede chiarezza sulle responsabilità istituzionali e sanitarie e sollecita interventi concreti e strutturali. “Non bastano più promesse o interventi temporanei: servono azioni capaci di restituire efficienza, dignità e giustizia al nostro sistema sanitario”, affermano i dem.

La federazione locale del Pd invoca investimenti adeguati, assunzioni di personale medico e infermieristico, ammodernamento delle strutture e riapertura dei reparti chiusi, rivolgendosi sia alle autorità regionali sia a quelle nazionali. “La comunità chiede solo ciò che le spetta di diritto: un sistema sanitario pubblico efficiente, vicino alle persone e all’altezza dei bisogni del territorio”, conclude la nota.

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