Nonostante la totale mancanza di garanzie da parte della politica e uno stipendio da fame, i tirocinanti del Parco naturale regionale delle Serre lavorano incessantemente per rendere le aree dei Comuni di competenza dell’ente un fiore all’occhiello agli occhi dei tanti turisti che, soprattutto nei mesi estivi, popolano i centri calabresi. E lo fanno ogni giorno, senza mai tirarsi indietro, ricevendo anche i complimenti delle persone che incontrano quotidianamente durante l’orario lavorativo per la pulizia che contraddistingue questi luoghi. Lo fanno nonostante un contratto in scadenza a settembre-novembre e, come ci hanno tenuto a spiegare, “il totale immobilismo del presidente della Regione Roberto Occhiuto”.
Effettivamente, come testimoniano le immagini da noi scattate stamattina, le aree limitrofe alla Certosa di Serra San Bruno e al Santuario regionale di Santa Maria del Bosco, nonché l’intero Sentiero Frassati, sono stati interamente rimessi a nuovo. Il lavoro dei tirocinanti si è esteso anche all’interno delle mura della Certosa.
Effettivamente, come testimoniano le immagini da noi scattate stamattina, le aree limitrofe alla Certosa di Serra San Bruno e al Santuario regionale di Santa Maria del Bosco, nonché l’intero Sentiero Frassati, sono stati interamente rimessi a nuovo. Il lavoro dei tirocinanti si è esteso anche all’interno delle mura della Certosa.
“Non siamo assicurati e percepiamo una miseria: in pratica siamo dei lavoratori in nero per lo Stato. Occhiuto ci ascolti e si occupi concretamente di questa situazione che dura ormai da troppo tempo. Dovremmo essere considerati dei lavoratori come tutti gli altri, ma così non è, visto che esistono quelli di Serie A e quelli di Serie B. Tutto questo è inaccettabile. Ringraziamo il commissario Grillo e il direttore Pititto, i quali sono sempre stati al nostro fianco, e li esortiamo a impegnarsi affinché si passi dalle parole ai fatti”.