Sant’Onofrio riscopre la sua storia: in mostra i registri restaurati della Confraternita

Domenica 27 aprile un incontro aperto alla comunità per riflettere sul valore dell’archivio come strumento di memoria collettiva e per presentare il recupero di 31 antichi volumi

Un vero e proprio viaggio nel tempo quello proposto dalla Parrocchia Santa Maria delle Grazie e dalla Confraternita del Santissimo Rosario, che domenica 27 aprile, nella Chiesa del Rosario di Sant’Onofrio, organizzeranno un importante incontro di formazione dal titolo: “Custodire le memorie: Famiglia, Confraternita, Parrocchia”.

La serata si aprirà alle 18 con la celebrazione della Santa Messa. A seguire, alle 18.45, avrà inizio la conferenza incentrata sull’importanza della memoria storica e sul ruolo dell’archivio come strumento imprescindibile per custodire e valorizzare l’identità di una comunità. I saluti iniziali saranno affidati a don Lucio Bellantoni, parroco di Sant’Onofrio, mentre a relazionare sul tema sarà monsignor Filippo Ramondino, direttore dell’Archivio Storico della Diocesi di Mileto-Nicotera-Tropea. Interverrà anche Rosada Pezzo, direttrice dell’Archivio di Stato, che offrirà un contributo tecnico e culturale sul valore dell’archivio come patrimonio da tutelare. A moderare l’incontro sarà Caterina Malfarà Sacchini, priore della Confraternita e profonda conoscitrice della storia locale.

Proprio Caterina Malfarà Sacchini è la promotrice dell’ultima iniziativa di recupero del patrimonio documentale della Confraternita del Santissimo Rosario. Grazie al suo impegno, gli antichi registri confraternali sono stati oggetto di un accurato lavoro di pulizia, inventariazione e, laddove necessario, di restauro conservativo. Un lavoro prezioso che ha riportato alla luce 31 volumi datati tra il 1820 e il 1943: documenti antichi e consunti, ma ricchissimi di informazioni sulla vita religiosa e sociale del paese. “L’archivio – spiegano gli organizzatori – è fondamentale per la memoria individuale e collettiva, perché offre accesso a documenti che raccontano la storia di un individuo, di un ente o di un’intera comunità. Conservare questi documenti significa preservare il passato, fornire prove per il presente e costruire le basi per il futuro”. Durante la serata, sarà possibile visionare gli antichi registri restaurati: un’occasione unica per entrare in contatto diretto con il patrimonio storico-culturale di Sant’Onofrio.

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