Sciopero dei trasporti, stop nazionale di 24 ore senza fasce di garanzia

La protesta proclamata unitariamente da Filt Cgil, Fit Cisl, Uiltrasporti, Faisa Cisal e Ugl Fna per il rinnovo del contratto nazionale

Sciopero nazionale del trasporto pubblico locale proclamato per venerdì 8 novembre “questa volta di 24 ore, senza il rispetto delle fasce di garanzia e con manifestazione nazionale”. A proclamarlo unitariamente Filt Cgil, Fit Cisl, Uiltrasporti, Faisa Cisal e Ugl Fna “per il rinnovo del contratto nazionale Autoferrotranvieri Internavigatori (Mobilità Tpl) scaduto il 31 dicembre 2023 e a seguito dell’interruzione della trattativa il 30 maggio scorso”.

I motivi della protesta

I motivi della protesta

Si tratta del terzo sciopero nazionale del trasporto pubblico locale. “La nuova mobilitazione – spiegano le organizzazioni sindacali – si è resa inevitabile dopo aver preso atto che le associazioni datoriali Asstra, Agens e Anav perseverano nel loro atteggiamento di indifferenza. Dopo gli scioperi di luglio e settembre non abbiamo ricevuto nessuna convocazione per giungere ad una soluzione della vertenza ed avviare concretamente un confronto serio tra le parti. A questo punto vista l’irresponsabilità delle controparti serve un intervento deciso del Governo e del Ministero dei Trasporti che prendano in carico la situazione”.

“Da parte nostra vogliamo un rinnovo contrattuale – sottolineano infine Filt Cgil, Fit Cisl, Uiltrasporti, Faisa Cisal e Ugl Fna – con un incremento economico in linea con l’aumento del costo della vita, vogliamo rimodulare la parte normativa per consentire una migliore conciliazione tra tempi di vita e tempi di lavoro, nonché sensibilizzare il Ministero degli Interni e il Ministero delle Infrastrutture e Trasporti per individuare soluzioni atte a contrastare il fenomeno delle aggressioni”. (Adnkronos)

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