Sciopero generale, la Cgil: il governo Meloni racconta un Paese che non c’è

Il sindacato parla di una certa distanza tra la narrazione del governo e le difficoltà quotidiane dei cittadini: precarietà, sanità in crisi, deindustrializzazione e infrastrutture carenti

“Il governo racconta un Paese che non c’è, dove tutti stanno bene, dove tutti guadagnano in maniera dignitosa, dove la sanità funziona, dove la scuola funziona. In realtà non è così. Noi che viviamo quotidianamente in mezzo alle persone parliamo con le persone sappiamo che fanno fatica ad arrivare alla fine del mese, che non riescono a curarsi, che l’industria nel nostro Paese sta scomparendo e quindi è necessario mobilitarci, è necessario scioperare, è necessario non fermarci finché non avremo risposte. Gianfranco”. Lo ha detto Marco Falcinelli, segretario generale nazionale Filctem Cgil nazionale, oggi a Crotone dove si è tenuta la manifestazione regionale organizzata dalla Cgil in occasione dello sciopero generale di oggi.

“Il governo racconta un Paese che non c’è, dove tutti stanno bene, dove tutti guadagnano in maniera dignitosa, dove la sanità funziona, dove la scuola funziona. In realtà non è così. Noi che viviamo quotidianamente in mezzo alle persone parliamo con le persone sappiamo che fanno fatica ad arrivare alla fine del mese, che non riescono a curarsi, che l’industria nel nostro Paese sta scomparendo e quindi è necessario mobilitarci, è necessario scioperare, è necessario non fermarci finché non avremo risposte. Gianfranco”. Lo ha detto Marco Falcinelli, segretario generale nazionale Filctem Cgil nazionale, oggi a Crotone dove si è tenuta la manifestazione regionale organizzata dalla Cgil in occasione dello sciopero generale di oggi.

“La partecipazione e soprattutto l’adesione – ha detto Gianfranco Trotta, segretario generale Cgil Calabria – è andata al di là delle aspettative. La Calabria ha risposto, è stanca di continue promesse e la risposta di oggi ne è un esempio, anche perché 5000 persone a Crotone è davvero tanta roba rispetto ad altre manifestazioni. L’abbiamo fatta qui perché Crotone per noi è l’emblema di ciò che succede in Calabria e nel Mezzogiorno. È una città dove non arrivano treni, non ha infrastrutture, è una città dove vive tutti i problemi della deindustrializzazione ed è alle prese con la bonifica delle fabbriche chimiche che hanno chiuso. Anche la qualità del lavoro è quella che è, perché c’è molto sommerso e sfruttato”. “Il Mezzogiorno – ha concluso – è sparito dall’agenda politica del governo e tutte le politiche sul Mezzogiorno”. (Ansa)

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