Continuano incessanti i controlli dei carabinieri tra i fitti boschi e i pendii scoscesi dell’Aspromonte reggino. Nel corso di un’operazione mirata, i militari della Compagnia di Bianco, con il supporto dello Squadrone Eliportato Cacciatori di Calabria e dell’8° Nucleo Elicotteri, hanno individuato e distrutto un’estesa piantagione di canapa indiana nella campagne di Samo.
Continuano incessanti i controlli dei carabinieri tra i fitti boschi e i pendii scoscesi dell’Aspromonte reggino. Nel corso di un’operazione mirata, i militari della Compagnia di Bianco, con il supporto dello Squadrone Eliportato Cacciatori di Calabria e dell’8° Nucleo Elicotteri, hanno individuato e distrutto un’estesa piantagione di canapa indiana nella campagne di Samo.
Alte quasi due metri
L’attività è avvenuta in una delle aree più impervie e difficilmente accessibili della provincia. All’interno del sito i militari hanno scoperto centinaia di piante, alte quasi due metri e ormai pronte per la raccolta. Nei dintorni, rinvenuti anche strumenti agricoli e pompe idriche utilizzati per la cura e l’irrigazione, segno di una coltivazione organizzata e ben strutturata. Secondo le prime stime, il raccolto avrebbe potuto fruttare un guadagno illecito di migliaia di euro, destinato ad alimentare il mercato degli stupefacenti nella provincia reggina e nelle zone limitrofe.
L’operazione si inserisce in una più ampia strategia di contrasto alle coltivazioni illegali che, negli ultimi tre mesi, ha già portato alla scoperta e alla distruzione di oltre 15 piantagioni di canapa indiana, per un totale di circa 10.000 piante sequestrate, con conseguenti denunce e arresti di soggetti ritenuti coinvolti nella loro gestione. In particolare, i carabinieri hanno intensificato la loro presenza sia sul versante tirrenico sia su quello ionico dell’Aspromonte, dove le caratteristiche naturali del territorio vengono spesso sfruttate per occultare estese coltivazioni di droga.