La Procura della Repubblica di Vibo Valentia, guidata da Camillo Falvo, continua a mantenere alta l’attenzione sul contrasto ai reati in materia di stupefacenti e sulla difesa della legalità nei territori più esposti alle attività illecite. In questa cornice si inserisce l’operazione portata a termine dai carabinieri delle Stazioni di Mileto e Francica, che hanno scoperto e smantellato un vero e proprio laboratorio della marijuana nascosto tra le campagne vibonesi, sorprendendo due persone mentre lavoravano tra piante ed essiccatoi.
Controllo notturno
Controllo notturno
L’indagine è nata da un rastrellamento notturno in località Spataro di Mileto, zona impervia e isolata. Qui i militari hanno individuato piante già essiccate, attrezzi agricoli e un tubo per l’irrigazione occultato nella vegetazione. Poco distante, la scoperta più significativa: un casolare impregnato dall’odore di cannabis, al cui interno era stato allestito un laboratorio completo di essiccatoi, un macchinario trimmer e ben 31 cassette colme di infiorescenze pronte per il confezionamento.
A quel punto i carabinieri hanno avviato un servizio di osservazione. Nel primo pomeriggio un’autovettura è giunta sul posto: i due occupanti, entrati nel casolare, hanno iniziato a maneggiare le piante. L’intervento immediato dei militari ha permesso di bloccarli senza che opponessero resistenza.
Maxi sequestro
Il sequestro è di quelli che lasciano il segno: oltre 102 chilogrammi di sostanza grezza e circa 20 chilogrammi di infiorescenze già essiccate, per un totale di oltre 120 chilogrammi di cannabis, un quantitativo in grado di generare profitti illeciti per decine di migliaia di euro. Per i due uomini, assistiti dai rispettivi difensori, è scattato l’arresto. Entrambi sono finiti nel carcere di Vibo in attesa della convalida del gip.
Questa operazione, portata a termine grazie alla tenacia e alla professionalità delle Stazioni carabinieri impegnate sul territorio, conferma dunque l’impegno quotidiano dell’Arma e della Procura di Vibo Valentia nel contrasto alla produzione e al traffico di sostanze stupefacenti, fenomeni che, se non repressi, rischiano di alimentare degrado e criminalità.