Pnrr 3, in Calabria oltre mille cattedre per i precari: caccia al ruolo entro il 2026

Pubblicato il nuovo concorso per docenti: domande entro il 29 ottobre. In palio 58mila posti in tutta Italia, di cui oltre mille nella nostra regione

È una nuova chiamata alle armi per i precari della scuola calabrese. Con la pubblicazione del Concorso Pnrr 3, parte ufficialmente la corsa a una delle oltre mille cattedre disponibili nella regione, all’interno di un piano nazionale che assegnerà 58.135 posti tra infanzia, primaria, medie e superiori. Una selezione che, nelle intenzioni del Ministero dell’Istruzione, dovrà chiudersi entro l’estate 2026 per consentire ai vincitori di prendere servizio dal 1° settembre dello stesso anno.

Un percorso triennale

Un percorso triennale

Secondo quanto riportato da Gazzetta del Sud, il nuovo bando rientra nel percorso triennale concordato con l’Unione Europea per stabilizzare il personale docente e svecchiare il sistema scolastico italiano. Dopo le due precedenti tornate di selezioni Pnrr, molti candidati risultati idonei non sono riusciti a ottenere il ruolo: stavolta, la speranza è che le graduatorie si traducano finalmente in assunzioni reali.

Oltre mille posti in Calabria

Il bando riguarda sia i posti comuni che quelli di sostegno, e interessa tutti gli ordini di scuola. Per la Calabria, dove il precariato resta tra i più alti del Paese, l’impatto potenziale è significativo: si parla di oltre mille cattedre, distribuite tra le province e destinate in buona parte a docenti già inseriti nelle graduatorie regionali. Le domande di partecipazione vanno presentate entro le 23:59 del 29 ottobre 2025, esclusivamente in modalità telematica. La procedura concorsuale prevede una prova scritta, una orale e la valutazione dei titoli, secondo le regole ormai collaudate del percorso Pnrr.

Nuova occasione per i precari storici

Per migliaia di insegnanti calabresi, questo concorso rappresenta l’ennesima occasione per uscire dal limbo della precarietà. Molti di loro hanno già superato le precedenti selezioni, ottenendo punteggi utili ma non sufficienti per l’immissione in ruolo. Altri, dopo anni di supplenze, puntano finalmente alla stabilità. Non mancano però le incognite: dalle sedi lontane alle procedure di correzione, fino ai tempi di assorbimento del personale vincitore. Ma la macchina è partita, e stavolta l’obiettivo è chiaro: arrivare a settembre 2026 con tutti i posti coperti e un corpo docente rinnovato, come previsto dagli impegni assunti con Bruxelles.

Sfida cruciale per la scuola calabrese

In una regione dove ogni anno centinaia di cattedre restano vacanti o vengono assegnate a supplenti, il concorso Pnrr 3 non è solo un’operazione amministrativa: è una prova di credibilità per lo Stato e un banco di speranza per chi, da anni, tiene aperte le scuole tra incertezze e passioni.

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