Un’interrogazione parlamentare per chiedere trasparenza e tempestività nella gestione delle immissioni in ruolo dei dirigenti scolastici. A presentarla è Andrea Gentile, deputato di Forza Italia, che accende i riflettori su una situazione definita “inaccettabile”: centinaia di scuole prive di una guida stabile, con il ricorso sistematico alle reggenze, mentre dirigenti già selezionati tramite concorso restano in attesa di nomina.
“Ho presentato un’interrogazione parlamentare ai Ministri dell’Istruzione e della Pubblica Amministrazione per chiedere chiarezza e tempestività nella gestione delle immissioni in ruolo dei Dirigenti Scolastici – dichiara l’On. Andrea Gentile – alla luce delle criticità segnalate dalla Segretaria Nazionale dell’UDISI – CONFIAL (Unione Dirigenti Scolastici Italiani), Prof.ssa Rita Guadagni, che ringrazio per l’approfondito lavoro svolto”.
“Ho presentato un’interrogazione parlamentare ai Ministri dell’Istruzione e della Pubblica Amministrazione per chiedere chiarezza e tempestività nella gestione delle immissioni in ruolo dei Dirigenti Scolastici – dichiara l’On. Andrea Gentile – alla luce delle criticità segnalate dalla Segretaria Nazionale dell’UDISI – CONFIAL (Unione Dirigenti Scolastici Italiani), Prof.ssa Rita Guadagni, che ringrazio per l’approfondito lavoro svolto”.
Secondo Gentile, è fondamentale che tutti i posti disponibili vengano assegnati a partire dall’anno scolastico 2025/2026, superando la logica delle reggenze e garantendo continuità e stabilità alla governance degli istituti scolastici.
L’interrogazione chiede il ripristino dei 308 posti che sarebbero stati sottratti su base nazionale alle regioni di origine nel concorso riservato, l’immissione in ruolo del 100% dei vincitori, valorizzando le graduatorie di entrambi i concorsi (ordinario e riservato), e l’eliminazione dei vincoli percentuali che impediscono uno scorrimento equo ed efficace.
“Non si tratta solo di una questione amministrativa – conclude Gentile – ma di una scelta strategica per il buon funzionamento delle scuole italiane. Continueremo a lavorare a tutela della dirigenza scolastica e della qualità del nostro sistema educativo, affinché ogni scelta sia improntata a criteri di efficienza, trasparenza e merito”.