Sedici anni senza Natuzza, Paravati abbraccia la sua “mamma santa”

Folla di fedeli da tutta Italia alla Villa della Gioia per ricordare la mistica. Il vescovo Nostro: ogni santità è madre e padre. Abbracciamo il cammino di Dio perdonando

Una chiesa gremita, il silenzio della preghiera e il profumo di fede che ancora oggi pervade la Villa della Gioia, cuore pulsante della devozione verso Natuzza Evolo. Sedici anni dopo la sua morte, la “mamma di tutti” continua a richiamare pellegrini da ogni parte d’Italia a Paravati di Mileto, accorsi ieri per la celebrazione eucaristica in suo ricordo. Tra i presenti anche un gruppo di giovani provenienti dalla Campania, in cammino nei luoghi di culto del Paese “alla ricerca di germogli di fede e di messaggi di pace per le popolazioni afflitte da guerre e violenza”. Un pellegrinaggio semplice ma intenso, che ha trovato nella cittadella di Maria un simbolo di speranza.

La missione della Serva di Dio

La missione della Serva di Dio

Durante la funzione delle 11, presieduta dal vescovo mons. Attilio Nostro, insieme ai figli della mistica, Angela e Franco Evolo, il presule ha ricordato la missione terrena della Serva di Dio: “Noi definiamo Natuzza come mamma, ma ogni santità è in sé madre e padre”, ha affermato, invitando i fedeli ad “abbracciare la santità di Dio” e a “perdonare, senza attendere che sia l’altro a fare il primo passo”. Parole che hanno risuonato forti nella comunità, rinnovando il senso profondo di una fede che si fa accoglienza e misericordia.

Strumento della provvidenza

Nel corso della celebrazione è intervenuto anche padre Michele Cordiano, rettore del Santuario mariano, che ha invitato i presenti a pregare per la salute del vescovo, prossimo a un breve periodo di convalescenza. La giornata si è conclusa con la preghiera corale di mons. Nostro per chiedere che Natuzza Evolo, “strumento privilegiato della provvidenza”, possa essere presto annoverata tra i beati.

Causa di beatificazione

La causa di beatificazione, avviata da anni con la raccolta di documenti e testimonianze, resta al centro della speranza dei fedeli, che dal 3 novembre 2009 – giorno dei funerali –  non hanno mai smesso di chiedere che “Mamma Natuzza” sia riconosciuta ufficialmente dalla Chiesa. Intanto, gli appuntamenti a Villa della Gioia proseguiranno domenica 9 novembre, quando verrà celebrato l’anniversario dell’arrivo della statua del Cuore Immacolato di Maria, altro momento simbolo della devozione che lega Paravati al suo grande esempio di fede e umiltà.

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