“Serra al centro” e “In movimento” uniscono le forze: nasce un nuovo progetto politico. Salvatore Censore in lista

Durante una partecipata manifestazione pubblica, è stata annunciata la candidatura del figlio dell’ex parlamentare Bruno, e lanciata una critica all’attuale amministrazione Barillari

Due percorsi, partiti da origini diverse, che si fondono tracciando una nuova strada comune. È questo il senso della manifestazione – a metà strada tra la conferenza stampa e l’incontro pubblico – promossa dai gruppi “Serra al centro” e “In movimento”, che smettono di essere due entità distinte trasformandosi in un tutt’uno.

Diversi gli spunti offerti dall’iniziativa, ma la notizia della serata è che Salvatore Censore, figlio dell’ex deputato e consigliere regionale, sarà in lista come candidato al Consiglio comunale.

A spiegare i motivi di questa unione è stata Cosimina Pisani, che ha ravvisato una comunanza d’approccio e d’intenti nell’individuare e affrontare le problematiche che riguardano la città della Certosa. Pisani ha inoltre evidenziato la necessità di affrontare con decisione la questione “ospedale”, ritenendo il “San Bruno” essenziale per la popolazione di tutto l’entroterra vibonese.

Sulla posizione del nascente movimento nello scacchiere politico locale si è soffermato Francesco Tassone, che da un lato ha aperto al dialogo con tutti coloro che “hanno a cuore il futuro di Serra”, ma dall’altro ha rimarcato “l’essere alternativi all’attuale Amministrazione comunale”.

Un’impostazione condivisa e approfondita da Giuseppe De Raffele, che si è detto disponibile ad assumere ogni ruolo attivo e operativo che il gruppo gli affiderà. Anche Salvatore Censore ha ribadito la volontà di dare un contributo alla squadra e, come ha affermato, “nella mia famiglia abbiamo sempre mangiato pane e politica ed io sono pronto a vivere questa esperienza di candidato, per me nuova”.

Il guanto della sfida alla compagine guidata dal sindaco Alfredo Barillari è stato lanciato da Maria Rosaria Franzè, che ha bollato come “fallimentare” l’operato dell’Amministrazione in carica, contestando “la subita perdita di centralità di Serra” e definendo la maggioranza “prigioniera del palazzo”. Una sorta di “incoerenza” e “distanza” tra il dichiarato e l’effettivamente compiuto, a suo avviso, che si tradurrà nel risultato elettorale del prossimo anno.

Ricco di affondi anche l’intervento di Walter Lagrotteria, che ha criticato “l’assenza di visione” della controparte, “mancante di proposizione” e che finora “si è limitata ad addossare agli altri le responsabilità”. Di più: “questa Amministrazione ha prodotto solo scontri. Scontri con l’Osl, scontri con i paesi vicini, isolando Serra, che è rimasta fuori da tanti contesti, come ad esempio dal Parco delle Serre (il riferimento è all’elezione del presidente della Comunità del Parco, ndr). Gli uffici – ha aggiunto – sono allo sbando, questo è sotto gli occhi di tutti”.

Incalzato dal direttore de “Il Meridio”, Biagio La Rizza – che ha moderato l’evento – sui rapporti con Censore, Lagrotteria ha spiegato che “c’è stato un confronto e un chiarimento, ciò ha portato a un dialogo efficace, cosa che avviene quando le persone sono disponibili ad ascoltarsi ed a riconoscere gli errori per poi ripartire”.

Dunque, il nuovo soggetto politico è pronto all’appuntamento elettorale: l’ossatura è definitiva, ma ci sono spazi per eventuali nuovi inserimenti di chi vuole “spendersi per la comunità”.

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