Serra, l’Udc apre il confronto sui territori: ripartire da chi conosce i problemi reali

Il partito ha presentato le proprie proposte per il territorio in vista delle Regionali, puntando su sanità, infrastrutture e lotta allo spopolamento

Si è tenuta mercoledì 1° ottobre, nella veranda del Caffè Mood di corso Umberto I a Serra San Bruno, la conferenza stampa dell’Udc in vista delle elezioni regionali. Presenti i vertici del partito a livello regionale, provinciale e locale, con in prima fila il segretario regionale Salvatore Bulzomì, il segretario provinciale Stefano Luciano, il segretario cittadino Bruno Rosi, il consigliere comunale Biagio Figliucci, l’avvocato Michele Ciconte e i candidati al Consiglio regionale Romano Loielo e Mariana Iannello. Il dibattito ha acceso i riflettori su temi centrali per il futuro della Calabria interna: sanità, viabilità, scuola e spopolamento. Ma anche sulla necessità di recuperare peso politico nei territori, in particolare nella provincia di Vibo, storicamente marginalizzata.

Figliucci: credo nelle persone

Figliucci: credo nelle persone

Nel suo intervento, il consigliere comunale Biagio Figliucci ha ribadito il suo sostegno alla candidatura di Romano Loielo, definito “l’unico che merita di rappresentarci in Consiglio regionale. L’ho testato sul campo – ha detto – e ha dimostrato di esserci, soprattutto nella battaglia per la difesa dell’ospedale di Serra San Bruno portata avanti dal Comitato San Bruno”. Critico nei confronti del centrosinistra, Figliucci ha aggiunto che “Tridico non ha speranze” e che Occhiuto “vincerà”.

Rosi: da Loielo idee chiare

Anche il segretario cittadino Bruno Rosi ha lodato l’operato di Loielo, sindaco di Nardodipace, affermando che “la gente non ha bisogno di mancette, ma di visioni e investimenti”. Un passaggio significativo è stato dedicato a Figliucci: “Se dovesse sposare il progetto Udc – ha affermato l’ex primo cittadino – il mio compito da segretario cittadino si può considerare concluso”.

Luciano: Udc decisivo

Per il segretario provinciale Stefano Luciano, “l’Udc è un partito piccolo ma importante”, capace di “dare un contributo decisivo alla vittoria di Occhiuto” e soprattutto di rappresentare il ceto medio, le famiglie e i territori. “Puntiamo su persone che conoscono i problemi veri della gente – ha detto – e siamo certi che questa forza diventerà un grande partito popolare”.

Ciconte: riaccendere la speranza

Parole forti anche da parte dell’avvocato Michele Ciconte, che ha descritto la Calabria interna come “una terra abbandonata a sé stessa”. “Siamo sempre stati terra di nessuno – ha detto – ma possiamo ritrovare orgoglio e speranza. La candidatura di Loielo va in questa direzione”.

Loielo e la voglia di fare

Al centro della conferenza Romano Loielo, che ha denunciato il peso politico nullo di Serra San Bruno e del comprensorio. “Dobbiamo scrollarci di dosso l’etichetta di ultimo territorio d’Europa – ha affermato – ma dobbiamo farlo con il lavoro, non con le parole. I cittadini chiedono una politica moderata e concreta, che sappia portare risultati. In Consiglio regionale servono rappresentanti capaci, che abbiano voglia di fare”.

Bulzomì: basta sindaci che dormono

A chiudere l’incontro è stato il segretario regionale Salvatore Bulzomì, che ha attaccato duramente “i sindaci che amano solo apparire e non portano sostanza”. Nel suo intervento ha richiamato l’esperienza amministrativa di figure come Nazzareno Salerno e lo stesso Bruno Rosi, sottolineando che “se oggi ci sono state lacune nella sanità, le origini risalgono alla giunta Loiero del centrosinistra. Occhiuto, invece, ha fatto sforzi enormi”. Bulzomì ha infine ribadito l’impegno dell’Udc a costruire una proposta “seria”, “radicata nei territori” e capace di “portare in Consiglio regionale una rappresentanza all’altezza delle sfide che la Calabria ha di fronte”.

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