Serra, violano il Daspo “Willy”: denunciati tre giovani

Si tratta di ragazzi che, nei mesi scorsi, nei pressi di un locale della movida serrese, si erano resi autori di condotte violente. Due di loro avevano già violato la misura in passato

Gli agenti di polizia hanno denunciato tre giovani, resisi responsabili della violazione della misura di prevenzione cui erano sottoposti.

In particolare, nell’ambito dei servizi di vigilanza predisposti in occasione di una festa tradizionale nel comune di Serra San Bruno, i poliziotti del Commissariato hanno notato che all’interno di un bar stazionavano due ragazzi attinti dal divieto di accesso e stazionamento nei pubblici esercizi e/o locali pubblici, emesso a loro carico dal questore di Vibo Valentia. I successivi accertamenti hanno permesso agli uomini del Commissariato di documentare la commissione del reato e di riconoscere, oltre ai primi due, anche un terzo soggetto resosi responsabile della medesima violazione. Si tratta di tre ragazzi che, nei mesi scorsi, nei pressi di un locale della movida serrese, si erano resi autori di condotte violente, due dei quali avevano già violato la misura in passato.

In particolare, nell’ambito dei servizi di vigilanza predisposti in occasione di una festa tradizionale nel comune di Serra San Bruno, i poliziotti del Commissariato hanno notato che all’interno di un bar stazionavano due ragazzi attinti dal divieto di accesso e stazionamento nei pubblici esercizi e/o locali pubblici, emesso a loro carico dal questore di Vibo Valentia. I successivi accertamenti hanno permesso agli uomini del Commissariato di documentare la commissione del reato e di riconoscere, oltre ai primi due, anche un terzo soggetto resosi responsabile della medesima violazione. Si tratta di tre ragazzi che, nei mesi scorsi, nei pressi di un locale della movida serrese, si erano resi autori di condotte violente, due dei quali avevano già violato la misura in passato.

Cos’è il “Daspo Willy”

Il divieto, noto anche come “Daspo Willy”, costituisce un provvedimento restrittivo disposto nei confronti di soggetti coinvolti in risse o aggressioni occorse nei pressi o all’interno di locali pubblici e che viene adottata in ragione della ritenuta pericolosità sociale. Il reato contestato, previsto e punito dall’art. 13 bis comma 6 D.L. 14/2017, sanziona i loro autori con la reclusione da 1 a 3 anni e con la multa da 10.000 fino a 24.000 euro.

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