Si è spento a Nicotera Raffaele Loiacono, l’ultimo partigiano socialista

Da giovane ha tenuto contatti con Sandro Pertini. Al suo fianco i compagni Mimmo Pagano, Pino D'Ambrosio e Gregorio Piperno.

Raffaele Loiacono, ultimo partigiano socialista d’Italia, s’è spento all’età di 101 anni munito di ogni conforto. Accanto a lui il figlio Francesco, la nuora e le nipoti che tanto amava. Presenti al suo fianco, per come hanno sempre fatto, specialmente negli ultimi tempi, numerosi socialisti nicoteresi con in testa Mimmo Pagano, Pino D’Ambrosio e Gregorio Piperno.
Persona stimata e ricordata da tutti con affetto, ha trascorso la sua vita a battersi per il riscatto degli emarginati e per migliorare le loro condizioni di vita. Il suo impegno sotto la bandiera socialista non ha mai conosciuto momenti di stanca e sino all’ultimo ha mantenuto integra la sua memoria continuando a dispensare insegnamenti e preziosi suggerimenti. Ogni giorno della sua vita ha, un significato, un gesto di altruismo, un atto di sacrificio. La sua storia personale si incrocia con la storia dell’Italia e della Calabria.
Ancora giovanissimo, lascia il suo paese e raggiunge Milano dove, senza pensarci due volte, entra nelle brigate Matteotti e comincia la sua battaglia per la libertà e per la democrazia.

Accetta il rischio, non conosce paura, si fa subito apprezzare per il suo coraggio e per la sua capacità di analisi della realtà. Si iscrive al Partito socialista e comincia ad avere contatti con Sandro Pertini. La sua scalata all’interno del Psi lo porta a ricoprire la carica di dirigente della Federazione di Catanzaro, nonché di consigliere comunale e provinciale. Viene arrestato per l’occupazione delle terre abbandonate e, appena torna in libertà, riprende il suo impegno politico a tutto campo. A Nicotera, dove il padre esercita la professione di medico, fonda prima la sezione del Psi e poi la Camera del lavoro.
Nel 1950 vince il concorso per entrare nel mondo della scuola e comincia a insegnare a Bosco Reggio dove conosce e sposa Pina Pirrottina, amata consorte scomparsa nel 2009. Dopo qualche anno rientra a Nicotera e nelle scuola elementari, per oltre trent’anni, educa i suoi amati allievi al rispetto del prossimo, delle regole e dei valori portanti della società. A fianco di Giacomo Mancini e Mario Casalinuovo, si batte per ridisegnare il volto della Calabria.
Di ogni sua iniziativa, lascia dettagliato documento nel suo ordinatissimo archivio personale. Senza mai perdere la lucidità dei suoi ricordi, varca la soglia dei cent’anni e, a chi gli sta accanto, continua a dispensare preziose lezioni di vita. La sua dipartita rattrista l’intera cittadinanza. La cerimonia funebre avrà luogo domani mattina, alle ore 9. Il feretro partirà dalla casa dell’estinto per raggiungere la chiesa di San Francesco dove saranno celebrate le esequie.

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