Sistema Bibliotecario Vibonese, la situazione debitoria blocca pure la buona volontà della Regione

Sulla crisi finanziaria che affossa l'importante polo culturale interviene la vice presidente della Giunta regionale: aspettiamo che si faccia chiarezza, qualsiasi aiuto economico in questo momento verrebbe immediatamente pignorato causa i debiti pregressi

La vice presidente della Giunta della Regione Calabria, Giusi Princi, interviene nel merito della pesante situazione debitoria in cui versa il Sistema Bibliotecario Vibonese e su quanto emerso dall’incontro convocato recentemente dalla sua direttrice, Alice Drago.

“La Regione Calabria – precisa la vice presidente Princi – è momentaneamente impossibilitata ad instaurare qualsivoglia rapporto giuridico amministrativo con l’Ente in quanto, nella citata pesante situazione debitoria del Sistema bibliotecario, al vaglio degli organi inquirenti, l’amministrazione regionale risulta tra i massimi creditori; l’esigenza di chiarezza amministrativa risulta, pertanto, propedeutica a qualsiasi azione tecnico e politica. L’assenza di rendicontazione da parte del Sistema Bibliotecario Vibonese di cospicue risorse già erogate dalla Regione, in conseguenza della quale sono stati assunti i decreti di revoca e relative ingiunzioni di pagamento, costituisce al momento una condizione pregiudiziale. C’è da considerare infatti che proprio la mancata rendicontazione impedisce alla Regione di avere contezza di come siano state gestite le risorse e se siano state utilizzate per i fini proposti. Ciò nonostante – sottolinea Princi – all’ascolto e all’interlocuzione la Regione non è mai venuta meno. Proprio con il presidente Fabio Signoretta sono intercorsi numerosi incontri epistolari e verbali finalizzati a chiarire e documentare l’impiego delle risorse regionali trasferite al Sistema Bibliotecario Vibonese”.

“La Regione Calabria – precisa la vice presidente Princi – è momentaneamente impossibilitata ad instaurare qualsivoglia rapporto giuridico amministrativo con l’Ente in quanto, nella citata pesante situazione debitoria del Sistema bibliotecario, al vaglio degli organi inquirenti, l’amministrazione regionale risulta tra i massimi creditori; l’esigenza di chiarezza amministrativa risulta, pertanto, propedeutica a qualsiasi azione tecnico e politica. L’assenza di rendicontazione da parte del Sistema Bibliotecario Vibonese di cospicue risorse già erogate dalla Regione, in conseguenza della quale sono stati assunti i decreti di revoca e relative ingiunzioni di pagamento, costituisce al momento una condizione pregiudiziale. C’è da considerare infatti che proprio la mancata rendicontazione impedisce alla Regione di avere contezza di come siano state gestite le risorse e se siano state utilizzate per i fini proposti. Ciò nonostante – sottolinea Princi – all’ascolto e all’interlocuzione la Regione non è mai venuta meno. Proprio con il presidente Fabio Signoretta sono intercorsi numerosi incontri epistolari e verbali finalizzati a chiarire e documentare l’impiego delle risorse regionali trasferite al Sistema Bibliotecario Vibonese”.

“Tuttavia – rimarca la vice presidente – la poca trasparenza gestionale dei finanziamenti ricevuti, che, non si risolve con la mera e dovuta approvazione dei bilanci degli anni pregressi, non consente ad oggi al governo regionale di assumere una posizione diversa da quella espressa negli atti amministrativi pubblicati. Al di là che ogni eventuale finanziamento verrebbe pignorato proprio per la situazione debitoria in cui versa il Sistema Bibliotecario Vibonese, mi preme chiarire che la Regione ha l’obbligo di rendere conto alla Corte dei Conti in merito sia alla regolarità delle spese sostenute e dei finanziamenti erogati sia al recupero delle risorse oggetto di revoche. Sono fiduciosa – afferma infine la vice presidente Princi – che la Guardia di Finanza farà presto chiarezza affinché si possa costruire un nuovo rapporto di fiducia, trasparenza amministrativa e collaborazione come quella già riposta verso l’ente a cui la Regione ha, nel passato, affidato anche la gestione del polo regionale”.

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