Sospetta intossicazione, interviene l’Asp: sequestrati alimenti e bloccati dispenser d’acqua

Oltre 60 persone sono state visitate dalla Guardia Medica e due sono finite al Pronto soccorso. In corso ulteriori verifiche per garantire la sicurezza degli ospiti

Un sospetto caso di intossicazione alimentare verificatosi il 23 agosto scorso in una struttura ricettiva del territorio vibonese ha fatto scattare l’intervento dell’Asp di Vibo Valentia, che ha attivato tutte le misure necessarie per la tutela della salute pubblica.

Dopo la segnalazione arrivata dai carabinieri, il personale ispettivo del Servizio Igiene Alimenti e Nutrizione (Sian) del Dipartimento di Prevenzione si è recato sul posto subito dopo la mezzanotte del 24 agosto, effettuando i primi campionamenti sugli alimenti preparati dalla cucina della struttura. I risultati, per tre dei quattro campioni analizzati dall’Istituto Zooprofilattico Sperimentale del Mezzogiorno al 29 agosto, sono risultati negativi ai parametri previsti.

Dopo la segnalazione arrivata dai carabinieri, il personale ispettivo del Servizio Igiene Alimenti e Nutrizione (Sian) del Dipartimento di Prevenzione si è recato sul posto subito dopo la mezzanotte del 24 agosto, effettuando i primi campionamenti sugli alimenti preparati dalla cucina della struttura. I risultati, per tre dei quattro campioni analizzati dall’Istituto Zooprofilattico Sperimentale del Mezzogiorno al 29 agosto, sono risultati negativi ai parametri previsti.

La ricostruzione

Secondo una prima ricostruzione, tra i sessanta cittadini visitati dalla Guardia Medica nella serata del 23 agosto, solo due hanno avuto necessità di accedere al Pronto soccorso.

Nella mattina del 24 agosto, a seguito di ulteriori verifiche del Sian e della Svett, l’Asp ha disposto la distruzione cautelativa di circa 300 chili di alimenti utilizzati per la cena del giorno precedente e la temporanea sospensione dei locali adibiti alla preparazione e somministrazione dei pasti. Contestualmente, eseguita una sanificazione straordinaria, cui ha fatto seguito la riapertura della cucina.

Durante l’ispezione igienico-sanitaria, rilevate alcune non conformità, per le quali si è proceduto a impartire prescrizioni specifiche da risolvere entro i tempi stabiliti. Inoltre, accertato che l’approvvigionamento idrico della cucina avviene tramite rete comunale, ma è presente anche un pozzo, sul quale sono state richieste le relative certificazioni.

Il 25 agosto il Sian ha effettuato campionamenti sull’acqua destinata al consumo umano, prelevando anche da alcuni dispenser presenti nella struttura. Due giorni dopo, l’Arpacal di Reggio Calabria ha comunicato i primi risultati parziali, non conformi ai parametri di legge per alcuni punti di prelievo. Per questo il Sian ha disposto l’inibizione di due dispenser di acqua potabile.

Il 28 agosto ulteriori analisi dell’Arpacal hanno rilevato nuove non conformità, portando alla sospensione dell’utilizzo di tutti i dispenser di acqua potabile presenti nella struttura, fino al superamento delle criticità riscontrate.

L’Asp di Vibo Valentia, attraverso una nota ufficiale, ha ribadito il proprio impegno nel costante monitoraggio della vicenda, al fine di garantire la tutela della salute pubblica.

© Riproduzione riservata

Ti Potrebbe Interessare

Sandra Genco richiama l’articolo 51 della Costituzione e sollecita i partiti a garantire la parità di genere nella formazione delle liste elettorali
L’iniziativa punta a costruire relazioni sane tra i giovani e contrastare la violenza di genere
Svelato un sistema seriale di frode con danno da 70mila euro alla spesa pubblica. Tra i beneficiari falsi braccianti agricoli e pazienti “a letto dopo le ore piccole”

Testata giornalistica registrata al Tribunale di Vibo Valentia n.1 del Registro Stampa del 7/02/2019. Direttore Responsabile: Nicola Lopreiato
Noi di Calabria S.r.L. | P.Iva 03674010792