Soverato celebra la Festa della Polizia: premiati quattro agenti lametini per meriti di servizio

Una cerimonia solenne tra riconoscimenti, impegno e senso dello Stato

Si è svolta questa mattina, nella suggestiva cornice del teatro comunale di Soverato, la celebrazione del 173º Anniversario della Fondazione della Polizia di Stato. Un evento ricco di emozione, partecipazione e significato, che ha visto la presenza di numerose autorità civili, militari e religiose, oltre ai cittadini.

A fare gli onori di casa, il Questore di Catanzaro, Antonio Linares, affiancato dal Prefetto di Catanzaro, Castrese De Rosa. Durante la cerimonia è stata sottolineata l’importanza dell’impegno quotidiano delle donne e degli uomini della Polizia di Stato, incarnato nel motto ormai simbolico: “Esserci sempre”. Un’espressione che non è solo uno slogan, ma la sintesi del servizio silenzioso e costante che gli agenti garantiscono ogni giorno per tutelare la sicurezza e i diritti dei cittadini.

A fare gli onori di casa, il Questore di Catanzaro, Antonio Linares, affiancato dal Prefetto di Catanzaro, Castrese De Rosa. Durante la cerimonia è stata sottolineata l’importanza dell’impegno quotidiano delle donne e degli uomini della Polizia di Stato, incarnato nel motto ormai simbolico: “Esserci sempre”. Un’espressione che non è solo uno slogan, ma la sintesi del servizio silenzioso e costante che gli agenti garantiscono ogni giorno per tutelare la sicurezza e i diritti dei cittadini.

Durante la cerimonia sono stati consegnati riconoscimenti ad agenti distintisi in attività operative di rilievo. Tra i premiati, spiccano con orgoglio i nomi di quattro lametini che si sono messi in luce per il loro coraggio, la dedizione e l’elevato senso del dovere: Francesco Strangis, Giovanni Frassia, Daniele Ielapi e Fabrizio Chirumbolo.

I quattro poliziotti sono stati insigniti di un encomio solenne per aver compiuto un gesto di straordinario valore: durante un violento incendio divampato all’interno di un appartamento, si sono lanciati tra le fiamme riuscendo a salvare due nuclei familiari intrappolati, tra cui due bambini di sei e sette anni.Un’azione rapida, lucida e coraggiosa, che ha impedito una possibile tragedia e ha restituito alla città l’immagine concreta di cosa significhi “servire” con dedizione. Nessuna esitazione, solo la forza dell’istinto e del dovere. È anche grazie a gesti come questo che si rinsalda la fiducia tra cittadini e istituzioni, tra comunità e chi ogni giorno sceglie di mettere la propria vita al servizio degli altri.

L’intera cerimonia è stata scandita da momenti di intensa emozione. Soverato, oggi, ha reso omaggio non solo a una istituzione storica, ma soprattutto agli uomini e alle donne che ogni giorno scelgono di essere presidio di legalità. Un tributo sentito e doveroso, nel segno dell’impegno e del sacrificio.

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