Strade dissestate e incuria, la denuncia della Dc vibonese: altro che turismo di qualità!

Il commissario Pasquino evidenzia l’inadeguatezza degli interventi e lancia un appello alle istituzioni: serve un cambio di passo

“Ci vantiamo di essere la provincia più turistica della Calabria, ma il biglietto da visita per chi arriva è desolante, degno del più arretrato Paese africano”. Con queste parole, l’avvocato Giuseppe Pasquino, commissario provinciale della Democrazia Cristiana di Vibo Valentia, ha aperto il comunicato diffuso al termine della riunione di sezione del 29 maggio scorso. Tema centrale dell’incontro: lo stato drammatico delle strade provinciali, e non solo, che mettono a dura prova residenti e turisti.

“Altro che eccellenza, qui c’è solo la presunzione”

La Calabria, e in particolare la provincia di Vibo Valentia, può contare su un patrimonio paesaggistico, culturale e ricettivo invidiabile. Tropea, le coste, l’entroterra, le strutture alberghiere e i borghi storici costituiscono un polo di richiamo che ogni anno attira migliaia di visitatori. Tuttavia, denuncia la Dc, ciò che accoglie questi turisti al loro arrivo è uno scenario indecoroso.

“Le strade provinciali sono spesso un colabrodo, mancanti dei più elementari accorgimenti di sicurezza”, afferma Pasquino, sottolineando come l’intervento pubblico si limiti, troppo spesso, al minimo indispensabile.

Tropea e l’erba tagliata “alla carlona”

Uno degli esempi più lampanti riguarda la recente “manutenzione” lungo la strada che conduce a Tropea. Qui, stando al racconto della Dc, sono stati effettuati tagli di erba e arbusti che da tempo invadevano parte della carreggiata. Peccato che i residui vegetali siano stati lasciati ai margini della strada, creando non solo un’immagine di trascuratezza ma anche un concreto rischio d’incendi.

“Ma così si fa? È questo il giusto modo di agire? Da quale Paese africano si è preso esempio per un cotanto intervento di valore?” si chiede ironicamente il commissario, lasciando trasparire tutta la sua indignazione per l’approssimazione degli interventi.

Asfalto “a tratti”, buche “perenni”

Nel mirino anche i lavori di asfaltatura eseguiti “a tratti”, che lasciano intere porzioni di strada disseminate di buche e avvallamenti. Una situazione che, secondo la Dc, colpisce “anche le più rinomate località turistiche della zona”, per non parlare dell’entroterra, dove la condizione della rete viaria rasenta in molti casi l’inagibilità.

Certo, si riconosce che “i fondi non bastano mai”, ma da qui la proposta: “Non si potrebbero fare interventi in economia? O magari chiedere aiuto a imprenditori disponibili a collaborare?”. L’invito è chiaro: coinvolgere le forze vive del territorio, dalle aziende locali alle associazioni ambientaliste, per affrontare in modo concreto le criticità, magari anche solo “prestando un mezzo aspira-rifiuti o tappando le voragini più pericolose”.

Rotatorie al buio e segnaletica fantasma

Un altro tema cruciale è quello della sicurezza: “Le rotatorie sono malamente illuminate, spesso compaiono all’improvviso. Ma è possibile che non si riesca a sostituire le lampade non funzionanti?”, chiede Pasquino, sottolineando come interventi semplici e a basso costo vengano comunque trascurati.

La situazione è ancor più grave sulla strada Aeroporto–Tropea, frequentemente avvolta da nebbia fitta, anche in piena estate, e priva della necessaria segnaletica orizzontale. “Mancano le linee sull’asfalto, mancano i paletti con i catadiottri. Non si tratta di interventi costosi, ma sono assolutamente necessari. Eppure nessuno ci ha mai pensato”.

Vibo Center, quel sottopasso fantasma

Non poteva mancare un passaggio sul nodo irrisolto del sottopasso sulla SS18, nei pressi del Vibo Center, “chiuso da tempo immemore”. Per la Dc, se non si riesce a renderlo operativo, tanto vale “interrarlo e chiuderlo definitivamente, lasciando la rotatoria, magari da abbellire con un bel prato verde. Ma chi taglierà poi l’erba?” si chiede provocatoriamente Pasquino.

La proposta: una nuova rotatoria e più sinergie

Tra le proposte avanzate, anche quella di realizzare una nuova rotatoria nel tratto del bivio per l’aeroporto, coinvolgendo Anas e i Comuni di Vibo Valentia e Ionadi. Un’idea che, nell’attuale contesto, potrebbe sembrare “chiedere troppo, in una terra che pretende di essere l’eccellenza in qualcosa, ma che di eccellenza ha solo la presunzione di esserlo”.

Un appello alle istituzioni: chi ha competenza intervenga

La conclusione del documento è un appello accorato a chi di dovere: “La Dc sollecita chi di competenza ad intervenire, nella speranza che qualcuno risponda”. La speranza, non troppo velata, è che queste denunce non cadano nel vuoto come troppo spesso accade.

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