Grande successo nei giorni scorsi per il concerto “I miei diritti, la mia voce”, che si è svolto nella sala consiliare della Provincia di Vibo Valentia, nell’ambito della Giornata della ratifica italiana (1991) alla CRC. L’evento, promosso dall’Unicef di Vibo Valentia – in collaborazione con la Provincia, l’Unpli Calabria, la Pro Loco Vibo Città e il Comitato Pari Opportunità dell’Ordine degli Avvocati – ha voluto coniugare musica e impegno civile, offrendo al pubblico un’occasione di riflessione sui diritti umani attraverso il linguaggio universale dell’arte.
A introdurre la serata è stata Giusi Fanelli, presidente del Comitato Pari Opportunità dell’Ordine degli Avvocati di Vibo Valentia, che ha anche condotto l’intero evento con competenza e sensibilità, presentando ogni esecuzione con cura e partecipazione. Il presidente provinciale Unicef, Gaetano Aurelio, ha aperto ufficialmente il programma musicale, sottolineando l’importanza di promuovere i diritti dei bambini e delle bambine attraverso iniziative culturali.

Il concerto ha proposto una raffinata selezione di arie tratte da celebri opere di Wolfgang Amadeus Mozart. Da La finta giardiniera KV 196 è stato eseguito “Che beltà, che leggiadria” da Arturo Neri. Il cuore del programma è stato dedicato a Le nozze di Figaro KV 492, con interpretazioni di Maria Pia Guerrera, Chiara Aracri, Zhang Yipeng e Paola Cascasi. Da Così fan tutte KV 588 è stata proposta “Una donna a quindici anni” da Maria Pia Guerrera. Il concerto si è concluso con due duetti da Don Giovanni KV 527: “Anima mia… Fuggi, crudele, fuggi!”, interpretato da Maria Pia Guerrera e Arturo Neri, e “Quel casinetto è mio… Là ci darem la mano”, eseguito da Maria Pia Guerrera e Zhang Yipeng.
Ad accompagnare i brani al pianoforte il maestro Francesco Silvestri che è da ringraziare due volte perché è stato lui a promuovere il concerto.
I messaggi culturali e sociali
Gli artisti, giovani e talentuosi interpreti del panorama musicale locale e internazionale, hanno saputo emozionare il pubblico con intensità e professionalità, ricevendo calorosi applausi al termine di ogni esibizione. Il pubblico ha risposto con entusiasmo, gremendo la sala e mostrando grande attenzione per i messaggi culturali e sociali dell’iniziativa.
La serata si è confermata un esempio virtuoso di come la cultura possa veicolare valori fondamentali come l’uguaglianza, la dignità e il rispetto dei diritti, specie quelli dell’infanzia. L’Unicef e tutti i promotori dell’evento ringraziano sentitamente i partecipanti, gli enti sostenitori e i volontari che hanno reso possibile questa importante occasione di condivisione e sensibilizzazione.