La riduzione della seconda aliquota Irpef ma con un limite sui redditi alti, aiuti per permettere ai lavoratori di recuperare il potere d’acquisto, sostegno a famiglie, mamme lavoratrici e alle imprese. La sterilizzazione dell’aumento dell’età pensionabile ma totalmente solo per i lavori usuranti e gravosi, per gli altri arriva un adeguamento graduale. E poi risorse per il fondo sentenze ma anche una lista di misure a copertura della manovra 2026. Questi alcuni dei capitoli contenuti nel Documento programmatico di bilancio inviato dal governo alla Commissione Ue a Bruxelles.
Ecco di seguito i punti salienti della manovra che peserà 18 miliardi:
Ecco di seguito i punti salienti della manovra che peserà 18 miliardi:
La misura centrale della manovra punta a tagliare il secondo scaglione dell’aliquota dal 35 al 33%, riguarda il ceto medio in una fascia di reddito tra i 28mila e i 50mila euro e il beneficio arriverebbe a un massimo di 440 euro l’anno. La norma peserà per circa 9 miliardi in tre anni (2,7 miliardi l’anno). Il beneficio sarà limitato per i redditi più alti.
Banche e assicurazioni
Si tratta ancora sul fronte delle banche per le misure che saranno introdotte. Ma è certo il contributo che potrebbe arrivare dagli istituti e anche dalle assicurazioni: 4,4 miliardi nel 2026, altrettanto nel 2027 e 3 miliardi nel 2028: nel complesso 11 miliardi in tre anni. Il Dpb scrive che il contributo non sarà una tantum.
La spesa ammonta nel 2026 a 460 milioni di euro (pari allo 0,02% del Pil). L’anno prossimo si ipotizza un proseguimento di Opzione donna, Ape sociale e Quota 103. Nella manovra il governo sterilizzerà l’aumento dell’età pensionabile solo per i lavori gravosi e usuranti, introducendo poi un aumento graduale dei requisiti.
Per favorire l’adeguamento salariale al costo della vita, nella legge di bilancio, vengono stanziati per l’anno prossimo 2 miliardi. L’ipotesi è quello di favorire gli aumenti contrattuali e di rafforzare il rapporto tra salario e produttività con un’aliquota ridotta: l’ipotesi è quella del 10%. Meno fisco anche sul salario accessorio della Pa.
Novità in arrivo in manovra sul fronte delle detrazioni che potrebbero andare in favore delle famiglie con un solo figlio. Potrebbe arrivare un’equiparazione tra chi ha uno o due figli, con un analogo coefficiente di correzione, per le detrazioni sopra i 75 mila euro di reddito, modulati per quest’anno in base al numero dei figli.
Famiglia e caregiver
Il pacchetto prevede per il 2026 risorse per 1,6 miliardi. Il potenziamento del bonus per le lavoratrici madri con almeno 2 figli e con redditi annui sotto i 40mila euro. Quindi il rifinanziamento per due anni della “Carta dedicata a te” destinata all’acquisto di beni alimentari di prima necessità. Specifiche risorse sono destinate al completamento della riforma del ruolo di cura e di assistenza del caregiver familiare.
Confermato anche per il prossimo anno al 50% il bonus ristrutturazione sulla prima casa e al 36% quello sulla seconda.
Il sostegno è di 3 miliardi di euro nel 2026, quindi credito d’imposta per quelle ubicate nelle Zes e rifinanziamento della Nuova Sabatini.
Ai rifinanziamenti previsti l’anno scorso dalla legge di bilancio, pari a oltre 5 miliardi per il 2026, a 5,7 miliardi per il 2027 e a quasi 7 miliardi per il 2028, si aggiungono 2 miliardi di euro per il 2026.
Fondo sentenze
Prevista una tantum di 2 miliardi nel 2026, pari allo 0,09% del Pil. PNRR – Dalla rimodulazione delle spese sono previste entrate per 5 miliardi l’anno prossimo.
Dalla spending review sono attese entrate per 2,3 miliardi nel 2026. (Ansa)