La Calabria torna al centro del dibattito politico nazionale. Ma non come emergenza cronica o terreno di marginalità amministrativa. Antonio Tajani, segretario di Forza Italia e vicepresidente del Consiglio, lo ha detto chiaramente dal palco degli Stati Generali del Mezzogiorno, in corso a Reggio Calabria: «La ricandidatura di Roberto Occhiuto non è solo una sfida regionale, ma un tassello della strategia per la vittoria del centrodestra alle politiche del 2027».
Le parole sono nette: “In Calabria cominceremo tutti, ventre a terra, a sostenere Roberto e le nostre liste, ma poi dobbiamo guardare al risultato del 2027. Il successo della Calabria sarà uno straordinario trampolino di lancio anche per vincere, non solo in Calabria, nel 2027”. Un messaggio diretto alla base ma anche all’intero centrodestra, in un momento in cui Forza Italia prova a ritrovare un’identità forte dopo la stagione berlusconiana.
Le parole sono nette: “In Calabria cominceremo tutti, ventre a terra, a sostenere Roberto e le nostre liste, ma poi dobbiamo guardare al risultato del 2027. Il successo della Calabria sarà uno straordinario trampolino di lancio anche per vincere, non solo in Calabria, nel 2027”. Un messaggio diretto alla base ma anche all’intero centrodestra, in un momento in cui Forza Italia prova a ritrovare un’identità forte dopo la stagione berlusconiana.
Il laboratorio Calabria
Il discorso di Tajani consacra la Calabria come “laboratorio politico” del centrodestra moderato. Con Occhiuto – presentato come simbolo di buon governo – Forza Italia prova a rilanciarsi come forza credibile di amministrazione, pragmatica e capace di dare risposte. Un governo regionale che, nelle intenzioni di Tajani, si è distinto anche per una nuova mentalità: niente più “cappello in mano”, niente più lamenti, ma orgoglio e spirito riformista. “Ricordo il giorno della vittoria di Roberto – ha detto Tajani – quando disse che la Calabria non sarà una regione lamentosa. E oggi, anche grazie a questa visione, il governo nazionale ha il dovere di sostenere chi ha coraggio”.
Campagna elettorale d’estate
Non è un caso che il rilancio della candidatura di Occhiuto arrivi a pieno luglio, con lo stesso Tajani che rivendica: “Mentre altri vanno in vacanza, noi parliamo di politica”. La narrazione è quella di una forza politica in movimento, al lavoro, concentrata su una regione che ha bisogno di continuità, investimenti, riforme. E consensi.
Emergenze superabili
Dietro questa retorica, però, resta aperto il grande interrogativo: i calabresi percepiscono davvero l’azione di governo come positiva? La crisi della sanità, le difficoltà nella spesa dei fondi europei, l’assenza di una visione infrastrutturale chiara restano nodi irrisolti. Eppure, Tajani si dice sicuro: «I consensi aumenteranno, i calabresi si renderanno conto di cosa significa avere un buon governo regionale».
Occhiuto oltre la Calabria
L’orizzonte del 2027, evocato più volte, è più di un semplice riferimento elettorale. È la proiezione di una leadership: Occhiuto come volto spendibile anche a livello nazionale? Non è escluso. In un partito alla ricerca di eredi credibili alla stagione del fondatore, la figura del governatore calabrese sembra essere una delle carte più forti su cui Tajani vuole scommettere.
La credibilità di Forza Italia
Per questo la campagna calabrese sarà, di fatto, una campagna nazionale. In gioco non c’è solo il rinnovo del consiglio regionale: c’è la credibilità di Forza Italia, la tenuta dell’alleanza di centrodestra, e forse anche la prima bozza di un nuovo protagonismo politico del Sud