Tasso Euribor, la Cassazione accerta manipolazioni negli anni 2005-2008. Codici e Aeci al fianco dei consumatori

La Suprema Corte ha confermato la rilevanza della decisione della Commissione Europea di valutare la nullità del finanziamento laddove definito sulla base dell'Euribor

Un’ordinanza destinata ad avere un impatto fortissimo su consumatori e banche. È la numero 34889 del 13 dicembre 2023 con cui la Corte di Cassazione si è espressa sulla manipolazione del tasso Euribor. Il pronunciamento prende le mosse dalle indagini condotte dalla Commissione UE nel 2011, che accertarono che nel periodo tra il 29 settembre 2005 ed il 30 maggio 2008 alcune banche avevano deliberatamente manipolato il tasso Euribor, fondamentale nella determinazione dei tassi di interesse dei mutui a tasso variabile.

Ora arriva l’ordinanza della Cassazione, con le associazioni Codici ed Aeci che hanno deciso di attivarsi per fornire chiarimenti ed assistenza ai risparmiatori per richiedere la restituzione di cifre considerevoli. <Si tratta di una vicenda annosa – dichiarano Ivano Giacomelli, Segretario Nazionale di Codici, ed Ivan Marinelli, Presidente di Aeci – e che chiama in causa un cartello tra banche, con tanto di sanzioni. La manipolazione dell’Euribor comporta la violazione della normativa antitrust italiana ed europea, ed è opinione condivisa dei giuristi la nullità della stipula relativa al tasso di interesse perché derivante da un’intesa illecita>.

Ora arriva l’ordinanza della Cassazione, con le associazioni Codici ed Aeci che hanno deciso di attivarsi per fornire chiarimenti ed assistenza ai risparmiatori per richiedere la restituzione di cifre considerevoli. <Si tratta di una vicenda annosa – dichiarano Ivano Giacomelli, Segretario Nazionale di Codici, ed Ivan Marinelli, Presidente di Aeci – e che chiama in causa un cartello tra banche, con tanto di sanzioni. La manipolazione dell’Euribor comporta la violazione della normativa antitrust italiana ed europea, ed è opinione condivisa dei giuristi la nullità della stipula relativa al tasso di interesse perché derivante da un’intesa illecita>.

 Ed è proprio su questa scia che si inserisce l’ordinanza della Cassazione, che ha confermato la rilevanza della decisione della Commissione UE di valutare la nullità del tasso del finanziamento laddove definito sulla base dell’Euribor. Una decisione che segna uno spartiacque in una questione sicuramente complessa, anche perché risale a diversi anni fa.

<Capita di frequente di scontrarsi con le banche per il trattamento riservato ai clienti, a volte informati poco o male sulle operazioni da compiere, sulla propria situazione finanziaria oppure su come e quando far valere i propri diritti. Siccome, lo ripetiamo, – aggiungono Giacomelli e Marinelli – la vicenda è intricata e chiama in causa gli istituti di credito, abbiamo deciso di attivarci per supportare i risparmiatori nel chiarire la propria posizione e compiere tutti i passi necessari per richiedere la restituzione della somma derivante dalla differenza di interessi sull’Euribor>.

 Alla luce dell’ordinanza della Cassazione, si aprono infatti spiragli importanti per il risarcimento ed è quello per cui ci batteremo nell’interesse dei consumatori danneggiati. L’azione avviata dalle due associazioni punta ad informare i consumatori delle conseguenze dell’ordinanza della Cassazione, assistendoli nelle richieste risarcitorie, con riferimento alle somme incassate indebitamente dalle banche in contratti di mutuo, finanziamento, derivati e leasing tra il 2005 ed il 2008. Per quanto riguarda Codici, è possibile telefonare al numero 065571996 o scrivere a segreteria.sportello@codici.org.

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