Teatro di Vibo, il Conservatorio “Torrefranca” apre la stagione con un concerto speciale

Mercoledì 17 dicembre il Coro Polifonico e l’Orchestra Sinfonica del Conservatorio guidano la serata inaugurale, con due repliche per celebrare il ritorno della musica e della cultura al cuore della città

Con l’inaugurazione del nuovo Teatro di Vibo Valentia, la città riconquista finalmente uno spazio atteso da lungo tempo, destinato alla cultura, alla musica e alla condivisione, chiamato a diventare un punto di riferimento per la vita culturale e civile della comunità. Un momento storico, non solo per Vibo Valentia ma per l’intero territorio, che segna l’avvio di una nuova stagione culturale e artistica. Ad accompagnare questo evento di straordinario valore civile e simbolico sarà il concerto inaugurale, organizzato in collaborazione con AMACalabria, affidato al Coro Polifonico e all’Orchestra Sinfonica del Conservatorio di Musica “Fausto Torrefranca” di Vibo Valentia.

Con l’inaugurazione del nuovo Teatro di Vibo Valentia, la città riconquista finalmente uno spazio atteso da lungo tempo, destinato alla cultura, alla musica e alla condivisione, chiamato a diventare un punto di riferimento per la vita culturale e civile della comunità. Un momento storico, non solo per Vibo Valentia ma per l’intero territorio, che segna l’avvio di una nuova stagione culturale e artistica. Ad accompagnare questo evento di straordinario valore civile e simbolico sarà il concerto inaugurale, organizzato in collaborazione con AMACalabria, affidato al Coro Polifonico e all’Orchestra Sinfonica del Conservatorio di Musica “Fausto Torrefranca” di Vibo Valentia.

Due appuntamenti

Il concerto inaugurale si terrà mercoledì 17 dicembre, con due appuntamenti, alle 18 e alle 21, programmati per rispondere alla grande richiesta del pubblico e consentirne la più ampia partecipazione. Una scelta fortemente rappresentativa che affida alle giovani energie del territorio il compito di dare voce, attraverso la musica, a un nuovo inizio. Sotto la guida del Maestro Gianfranco Cambareri, docente di Esercitazioni corali e direttore di coro, e del Maestro Eliseo Castrignanò, direttore d’orchestra di riconosciuta esperienza internazionale, l’ensemble del Conservatorio accompagnerà il pubblico in un percorso musicale denso di significati, capace di intrecciare identità, spiritualità e tradizione.

Il valore

Il programma, pensato appositamente per questa occasione, attraversa pagine di forte valore simbolico e spirituale: dall’esecuzione de Il Canto degli Italiani di Michele Novaro all’invocazione di pace Da nobis pacem, Domine di Mendelssohn, fino alle suggestioni corali e orchestrali di autori come Rutter, Heinichen, Buchynsky, Strauss, Miserachs e Trotta, in un percorso che intreccia tradizione, identità e dialogo. A chiudere il programma, l’intramontabile Adeste fideles di Domenico Bartolucci, pagina di intensa spiritualità che suggella il concerto in un clima di partecipazione e raccoglimento.

La crescita

Il Coro Polifonico del Conservatorio, formato da studenti selezionati tramite audizioni, rappresenta oggi una delle realtà più significative del Conservatorio, apprezzata per l’ampiezza del repertorio e per importanti collaborazioni artistiche e produzioni di rilievo nazionale e internazionale. La sua crescita artistica è strettamente legata al lavoro del Maestro Gianfranco Cambareri, docente di Esercitazioni corali, che nel tempo ne ha definito l’identità musicale e il profilo interpretativo.

Accanto al Coro, l’Orchestra Sinfonica del Conservatorio “Fausto Torrefranca”, composta da studenti e docenti, costituisce un altro pilastro della vita artistica dell’Istituto. Alla sua guida, il Maestro Eliseo Castrignanò imprime una visione musicale ampia e autorevole, maturata attraverso un’intensa attività nei principali teatri e istituzioni sinfoniche italiane ed europee, che si riflette nella qualità e nella solidità delle produzioni orchestrali.

Con questa serata, dunque, il Conservatorio “Fausto Torrefranca” rinnova il proprio impegno al servizio del territorio, confermandosi presidio culturale attivo e protagonista nella costruzione di una comunità più consapevole, partecipata e aperta al futuro.

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