Tirocinanti al Comune di Vibo, il Pd: nessuna contrapposizione, il problema è a monte: serve un intervento nazionale

Secondo i dem, la responsabilità è del centrodestra, che gestisce sia la Regione che lo Stato, ma continua a trattare i lavoratori precari come strumenti elettorali

La questione dei tirocinanti impiegati al Comune di Vibo Valentia torna al centro del dibattito politico, con una presa di posizione da parte di gruppo e assessori del Partito Democratico, che respingono al mittente ogni tentativo di creare spaccature sulla loro stabilizzazione.

“Non vi è affatto nessuna contrapposizione sulla stabilizzazione dei tirocinanti al Comune di Vibo Valentia”, afferma il PD in una nota ufficiale. “Il Partito Democratico è il partito del lavoro e dei lavoratori. Non accettiamo lo scaricabarile”.

Secondo i Dem, la questione avrebbe origini più profonde, legate in particolare all’atteggiamento della Regione Calabria, guidata dal centrodestra. “Il problema è a monte, con la Regione che vorrebbe far portare la croce ai Comuni, già particolarmente provati in termini di bilancio”, prosegue il comunicato.

Nel mirino anche gli interventi ritenuti insufficienti messi in campo dalla giunta regionale, considerati più frutto di strategia comunicativa che di reale volontà di risoluzione. “I pochi interventi messi in atto dalla Regione Calabria, come il contributo economico per gli over 60 e un generico progetto pilota per i più giovani, certificano che la propaganda di Occhiuto non risolve i problemi, ma scarica la propria incapacità politico-amministrativa sulle spalle dei più deboli”.

Il Partito Democratico chiede un impegno da parte del governo nazionale per sbloccare i fondi necessari alla stabilizzazione dei tirocinanti, sottolineando che il centrodestra ha oggi la piena responsabilità istituzionale per intervenire in modo efficace. “Urge lo stanziamento, da parte del governo nazionale, delle risorse per stabilizzare questi lavoratori”, si legge ancora nella nota.

Una critica diretta all’atteggiamento definito “strumentale” del centrodestra: “Il centrodestra governa sia la Regione Calabria che lo Stato ed oggi ha tutte le carte in regola per agire, ma continua a trattare i precari come strumenti elettorali, da controllare con promesse fumose e continui rinvii, che tendono solo a scaricare la responsabilità sugli enti economicamente più deboli come i Comuni”.

Il PD conclude l’appello sottolineando l’urgenza di una risposta concreta per restituire dignità a centinaia di lavoratori che da anni vivono in una condizione di incertezza e precarietà.

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