Tis, 35 tirocinanti ostaggio della politica. Una vergogna in salsa vibonese

Antonio Schiavello, capogruppo di Fratelli d’Italia, denuncia il blocco della stabilizzazione dei tirocinanti della Provincia

Trentacinque tirocinanti Tis della Provincia di Vibo Valentia, dopo oltre dodici anni di attesa e sacrifici, si trovano ancora una volta ostaggi di una faida politica interna che blocca la loro stabilizzazione. A renderlo noto è Fratelli d’Italia, che denuncia la situazione come “una vergogna in salsa vibonese”.

Il presidente della Provincia, Corrado L’Andolina, ha subordinato il via libera alla stabilizzazione all’approvazione del bilancio provinciale, attualmente bloccato da un braccio di ferro tra consiglieri. “I consiglieri – spiega il capogruppo di FdI Antonio Schiavello – pretenderebbero le dimissioni del presidente come contropartita per il loro voto favorevole. Un ricatto inaccettabile”.

Il presidente della Provincia, Corrado L’Andolina, ha subordinato il via libera alla stabilizzazione all’approvazione del bilancio provinciale, attualmente bloccato da un braccio di ferro tra consiglieri. “I consiglieri – spiega il capogruppo di FdI Antonio Schiavello – pretenderebbero le dimissioni del presidente come contropartita per il loro voto favorevole. Un ricatto inaccettabile”.

Tis e dignità sospese

“Siamo davanti a 35 famiglie, 35 storie, 35 dignità sospese nel limbo per beghe che nulla hanno a che fare con merito, competenza o giustizia sociale”, prosegue Schiavello. “È l’ennesimo esempio di una gestione politica che trasforma la stabilizzazione in un oggetto di trattativa, ostaggio di dinamiche incrociate lontane dal senso di responsabilità istituzionale”.

Il capogruppo sottolinea inoltre come “la politica dovrebbe unire, non dividere, e soprattutto risolvere, non complicare”. Le condizioni per procedere alla stabilizzazione, infatti, ci sono tutte: “Grazie al lavoro instancabile del presidente della Regione, Roberto Occhiuto, e dell’assessore regionale al Lavoro, Giovanni Calabrese, le risorse sono disponibili. Il governo regionale ha fatto la sua parte, ora tocca agli enti locali assumersi le proprie responsabilità”.

La misura è colma

“Fratelli d’Italia – conclude Schiavello – è pronta a battersi con forza accanto ai tirocinanti, come già fatto in altre occasioni simili. Non permetteremo che questa vicenda cada nel silenzio o rimanga appesa ai ricatti della politica. Chiediamo con urgenza che il presidente L’Andolina e i consiglieri provinciali smettano di giocare sulla pelle di chi chiede solo un diritto, non un privilegio: la dignità di un lavoro stabile e riconosciuto dopo anni di sacrifici. La misura è colma, e chi si gira dall’altra parte si assume la responsabilità di condannare 35 famiglie all’incertezza, anche quando potrebbe non essere così”.

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