Tra i vicoli di Comerconi torna, per l’Epifania, il presepe vivente

L'iniziativa. arrivata alla ventiseiesima edizione, viene organizzata ogni anno dal parroco don Saverio Callisti con la partecipazione dell'intera comunità

Dopo lo straordinario successo fatto registrare lo scorso 26 dicembre, a Comerconi, frazione collinare di Nicotera, tutto è pronto per ridare vita al secondo appuntamento col presepe vivente giunto ormai alla sua XXVI edizione. Una tradizione che ogni anno si rinnova e che trasforma il centro storico dell’accogliente agglomerato in una delle mete più gettonate tra le tante iniziative natalizie sparse sul territorio calabrese. Domani, con inizio alle 17,30, i comerconesi di ogni età si trasformeranno in attori che, indossando abiti d’epoca, si caleranno perfettamente nelle loro parti facendo rivivere alla marea di visitatori emozioni senza tempo.

I meriti di don Saverio Callisti

I meriti di don Saverio Callisti

Il merito della bella riuscita di ogni edizione del presepe va, in buona parte, ascritto a don Saverio Callisti, da circa trent’anni parroco instancabile della comunità, che riesce a coinvolgere nella manifestazione tutti gli abitanti. In realtà, la collaborazione è massima. Nessuno si tira indietro, nessuno accampa pretese. Dai più giovani agli anziani, tutti scendono in campo dando ogni possibile contributo. E non si tira indietro neppure l’ultimo nato del paese, un bimbo di pochi mesi al quale spetta il compito di interpretare il ruolo del Bambinello nella capanna della Natività, sotto gli occhi attenti di mamma e papà nelle vesti di Giuseppe e Maria.

La Natività

I visitatori, che arrivano da ogni parte della Calabria, affrontano il percorso in salita, tra stretti vicoli, incontrando lungo il cammino varie botteghe e vari personaggi dell’epoca, a cominciare dall’oste per finire al fornaio. Più si va avanti più il dislivello aumenta sino ad arrivare nella parte più alta dove agli occhi di tutti si spalanca un panorama mozzafiato. Poi, si torna in discesa sino ad arrivare sino alla capanna della Natività dove cellulari e macchine fotografiche entrano in azione a ritmo alto. Strada facendo è possibile assaggiare fette di pane e soppressata, magari accompagnate da un buon bicchiere di vino. E non mancano le zeppole il cui profumo si sparge per i vicoli prendendo tutti per la gola.

Il villaggio di Natale

Quando il percorso finisce la fatica accumulata non è poca, ma la soddisfazione è grande. E la serata non finisce lì perché, tornando verso il capoluogo, diventa obbligatoria la visita nel villaggio di Natale che occupa l’intero centro storico di Nicotera. Qui è possibile ammirare la Via del vischio con i suoi addobbi senza eguali, nonché il Vicolo degli ombrelli e la Via degli innamorati senza trascurare, lungo il corso Cavour, le belle esposizioni di presepi allestite da artisti del comprensorio. Il villaggio rimarrà aperto ancora per qualche giorno, poi si comincerà già a pensare all’anno prossimo.

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