Tragedia sul lavoro: operaio 38enne cade da un’impalcatura e muore

L’uomo lavorava in un’azienda di profilati. Sull'accaduto indagini della Procura di Lamezia Terme per chiarire la dinamica dell’accaduto

Inizio d’anno con un nuovo incidente sul lavoro avvenuti nella zona industriale. Un uomo di 38 anni, F.S., è morto candendo da una impalcatura mentre lavorava in un’azienda di profilati. Successivamente all‘incidente si sono recati sul posto gli agenti della polizia, il personale del suem 118 e il medico legale. È arrivato, come da prassi, anche il magistrato di turno. Sono ancora in corso accertamenti per definire al meglio la dinamica dell’accaduto. Oltre alle forze dell’ordine, sul luogo dell’incidente sono presenti anche ispettori dell’Ispesl per verificare le condizioni inerenti la sicurezza sul lavoro.

Il cordoglio di sindacati e politica

Il cordoglio di sindacati e politica

La Uil Calabria è intervenuta su quanto accaduto esprimendo “profondo cordoglio e vicinanza alla famiglia dell’operaio che ha tragicamente perso la vita cadendo da un’impalcatura in un cantiere a Lamezia. Questa ennesima tragedia – afferma il sindacato – rappresenta un drammatico monito per tutti: il lavoro non può e non deve mai trasformarsi in un rischio mortale”. La Uil Calabria fa anche un appello alle istituzioni e al mondo delle imprese “per rafforzare i controlli ispettivi per garantire che le norme di sicurezza vengano rispettate e applicate rigorosamente; investire nella formazione continua sia per i lavoratori che per i datori di lavoro, affinché siano pienamente consapevoli dei rischi e dell’importanza dell’utilizzo corretto di dispositivi di protezione individuale e promuovere una cultura della sicurezza, nella convinzione che la prevenzione deve diventare una priorità condivisa da tutti, attraverso campagne di sensibilizzazione e un dialogo costante tra parti sociali, imprese e istituzioni”.

Anche Cgil e Fillea Cgil Calabria hanno espresso la loro vicinanza. “Come Cgil e Fillea Cgil Calabria esprimiamo tutta la nostra vicinanza e il nostro cordoglio ai familiari di Francesco Stella, il lavoratore trentottenne morto questa mattina a causa di una caduta da un’ impalcatura di circa sei metri in un’azienda di profilati nell’area industriale di Lamezia Terme”.

Il consigliere comunale Mimmo Gianturco, che conosceva la vittima, ha dichiarato: “Esprimo il mio più sincero cordoglio e la mia vicinanza alla famiglia di Francesco Stella, giovane lavoratore lametino tragicamente scomparso sul lavoro. La sua perdita colpisce duramente non solo i suoi cari, ma tutta la nostra comunità, che si stringe attorno alla sua memoria con affetto e solidarietà. Conoscevo Francesco personalmente – sottolinea Gianturco – un ragazzo perbene, sempre disponibile e dedito al lavoro. La sua morte ci ricorda quanto sia indispensabile rafforzare la cultura della sicurezza nei luoghi di lavoro, affinché simili tragedie non si ripetano mai più. La comunità lametina e le istituzioni sono chiamate a stringersi attorno alla famiglia di Francesco, sostenendola in questo momento di immenso dolore. Che la terra gli sia lieve e che il conforto divino possa alleviare la sofferenza dei suoi cari, donando loro forza e speranza in un momento così buio”.

Occhiuto: situazione inaccettabile

Il presidente della Regione Calabria, Roberto Occhiuto, si è espresso così sul drammatico incidente di stamattina: “L’ennesima morte bianca avvenuta in un cantiere a Lamezia Terme ci impone una doverosa riflessione e soprattutto una attenta ricognizione sulle condizioni di sicurezza nelle quali si trovano a operare i nostri lavoratori. Alla famiglia dell’operaio tragicamente deceduto oggi le sentite condoglianze della Giunta della Regione Calabria”.

Per Occhiuto si tratta di “una situazione inaccettabile, soprattutto quando dietro agli incidenti si scopre che la causa è quasi sempre la mancata o la non corretta applicazione di norme e procedure.

Il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, nel suo discorso di fine anno ha riservato al tema delle morti sul lavoro parole chiare: il suo monito non può rimanere inascoltato. Occorre un impegno corale, e a tutti i livelli, di istituzioni, aziende e sindacati, affinché si diffonda sempre più una rigorosa attenzione alle condizioni di legalità e una vera cultura della prevenzione”.

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