L’alto Ionio cosentino continua ad attendere risposte sul futuro del distaccamento dei vigili del fuoco di Trebisacce, una struttura esistente ma inattiva da oltre un anno. A intervenire sul tema è Davide Tavernise, capogruppo del Movimento 5 Stelle in Consiglio regionale, che chiede con forza la riapertura permanente del presidio. “Una sede già pronta, operativa e funzionale – ha dichiarato Tavernise – ma che dal 2024 è chiusa e senza personale, a causa della mancata adozione di un decreto definitivo e dell’assenza di una volontà politica chiara”.
Il consigliere regionale denuncia come le comunità dell’alto Ionio siano costrette da anni a fare i conti con incendi, intimidazioni mafiose, incidenti lungo la strada statale 106 – ribattezzata da tempo “strada della morte” – e altre emergenze che richiederebbero un presidio stabile di soccorso tecnico urgente.
Il consigliere regionale denuncia come le comunità dell’alto Ionio siano costrette da anni a fare i conti con incendi, intimidazioni mafiose, incidenti lungo la strada statale 106 – ribattezzata da tempo “strada della morte” – e altre emergenze che richiederebbero un presidio stabile di soccorso tecnico urgente.
“Non è più accettabile – prosegue – che per ogni intervento si debba attendere l’arrivo dei mezzi da Rossano o da Castrovillari, con ritardi che possono costare caro in termini di sicurezza e vite umane. L’apertura definitiva del distaccamento di Trebisacce è un atto dovuto verso un territorio troppo spesso dimenticato”.
Tavernise critica le recenti scelte del Governo, che ha annunciato fondi per una nuova sede dei Vigili del Fuoco a Paola. “Nulla contro Paola, che merita una struttura moderna – precisa – ma il dispositivo di soccorso, in sostanza, resterà invariato. Mentre su Trebisacce continua a regnare il silenzio. È questo il nodo che il Ministero dell’Interno deve affrontare, non altri annunci destinati a lasciare le cose come stanno”.
Infine, l’appello: “È tempo di passare dalle parole ai fatti. Il distaccamento di Trebisacce non è una richiesta politica, ma una necessità concreta in termini di sicurezza pubblica, tutela ambientale e protezione civile. Il Governo dia risposte, non promesse”.