Tropea borgo delle Steam: innovazione, cultura e comunità per una scuola protagonista del futuro

L’evento, svoltosi al Villaggio La Pace dal 26 al 28 maggio, ha visto la partecipazione di circa 600 studenti e docenti provenienti da 20 scuole calabresi

Numeri, attività formative ed esperienze di crescita culturale e sociale per una Scuola che desidera mettersi in gioco, imparare, conoscere, scoprire e sperimentare. Tutto questo – e altro – ha significato l’importante appuntamento formativo organizzato dall’IIS “G. Galluppi” di Tropea come Scuola Polo a livello nazionale per la didattica digitale, nell’ambito delle attività che ricadono nella piattaforma “Scuola Futura” del PNRR: uno spazio dinamico e in continuo aggiornamento che ha come obiettivo accompagnare le scuole in un processo di trasformazione che passa attraverso la formazione, la condivisione di buone pratiche e l’adozione di nuovi modelli didattici e organizzativi.

Nuovi linguaggi

L’evento, che si è svolto al Villaggio La Pace nei tre giorni intensissimi del “Tropeaborgosteam #2” (dal 26 al 28 maggio), porta con sé questi nuovi linguaggi esplorativi fatti di giovani che si incontrano: circa 600 presenze tra studenti e docenti provenienti da 20 scuole delle cinque province della Calabria (dalla Primaria alla Secondaria di I e II grado), 14 laboratori con esperti che hanno socializzato e condiviso metodologie innovative e nuove strategie didattiche e pedagogiche. Grazie anche all’aiuto dell’intelligenza artificiale, si è dato vita a un “villaggio globale” dell’ingegno e della conoscenza, che si è tradotto in una comunità scolastica desiderosa di essere artefice del proprio destino. A dimostrazione di ciò, la plenaria conclusiva di mercoledì 28 maggio, in cui gli studenti, evidentemente soddisfatti, hanno raccontato la propria esperienza didattico-laboratoriale.

Sport e spettacolo

Non solo attività formative innovative, ma anche sport e spettacolo, con le suggestioni e i messaggi emersi nell’intervista al noto conduttore radiofonico RAI Francesco Repice, nato a Cosenza con il padre originario di Tropea. Nella plenaria iniziale di lunedì 26 maggio, Repice, raccontando la sua passione e la sua avventura per e nel mondo del calcio, ha infuso entusiasmo e bellezza in un teatro gremito.

Nel suo percorso professionale ed esistenziale, un ruolo fondamentale lo ha recitato, oltre alla sua vocazione, la formazione scolastica. Ha ricordato gli anni del Liceo Classico “Bernardino Telesio” di Cosenza e, in particolare, il docente di Greco e Latino, don Giuseppe Fumo. Ha citato anche il suo maestro nella conduzione radiofonica degli incontri di calcio, Sandro Ciotti, che per Repice è stato il più grande tra i radiocronisti di questo sport. Le sue parole agli studenti sono state un’importante lezione di vita, interpretando la nota locuzione di Seneca non schola sed vitae discimus – “non impariamo per la scuola, ma per la vita”.

Francesco Repice ha regalato ai presenti un inno alla potenza evocativa delle parole, ma anche un messaggio forte: affinché i giovani imparino ad amare la terra in cui egli è nato e ha vissuto la sua infanzia e giovinezza, la Calabria. Una terra che, ha detto con passione, è unica per la sua bellezza paesaggistica e naturale, con lo splendore dei tre mari – Tirreno, Stretto e Ionio – e le catene montuose che vanno dal Pollino alla Sila, approdando nell’abbraccio verso il mito evocato dall’Aspromonte. È proprio grazie a queste caratteristiche straordinarie che, in Calabria, come in nessun’altra regione d’Italia, sono nati tre parchi nazionali e uno regionale (quello delle Serre), insieme alle riserve marine.

Atmosfera carica di suggestioni

A condurre l’intervista e a presentare l’evento “Tropeaborgosteam” è stata la sapiente vena del conduttore Lorenzo Micheli, capace di cucire i vari momenti con rara maestria e, al tempo stesso, raccontare le tre giornate dedicate alle Steam.

Un’atmosfera carica di suggestioni, che un luogo come il teatro “La Pace” – tra i più grandi della Calabria – è riuscito a evocare attraverso le scene e le parole, come quelle introduttive del Dirigente Scolastico dell’IIS “Galluppi”, Nicolantonio Cutuli: “È sempre bello rivedervi, diversi, ma le scuole calabresi così le vedo: le immagino come una comunione e anche una socializzazione, un incontrarsi, in una regione lunga 800 chilometri di costa che non sono pochi. E per essere qui da Crotone ci vogliono tre ore, ma anche dalla provincia di Cosenza. Non è una cosa semplice. Vedervi qui tutti insieme, chiamati dai vostri dirigenti scolastici a far parte di questo bellissimo evento, è per me una immensa gioia. È questa la scuola che immaginiamo, è questa la scuola che vogliamo!”.

Ventimiglia

A raccontare il fascino e l’importanza delle Steam è stato l’esperto Massimiliano Ventimiglia.

Nell’acronimo, ha spiegato, “c’è un potentissimo messaggio: da un lato il fascino intramontabile di questo posto, con tantissimi contenuti storici; dall’altra, la voglia della scuola di mettersi in cammino verso quelle aree che sono fondamentali per il nostro futuro. Il futuro ha bisogno di tutte queste intelligenze, delle persone e degli ambiti racchiusi in queste importantissime materie. Ci sono tantissime sfide contemporanee che potranno essere affrontate proprio grazie all’interconnessione e al lavoro congiunto su queste aree fondamentali: sostenibilità, digitalizzazione, intelligenza artificiale. Giornate come queste, in un luogo così bello come Tropea, diventano importanti per piantare il seme del nostro futuro”.

Tra le cinque lettere dell’acronimo, c’è la “A” di Arte, “importantissima, perché – ha detto – una cosa che abbiamo imparato è che ci possono essere tutti i progressi possibili, tutte le tecnologie più avanzate del mondo, ma se non ci mettiamo noi stessi, la nostra sensibilità, il cuore, tutto quello che possiamo come esseri umani, il nostro progresso non andrà molto lontano: andrà in una direzione che è quella dell’aridità. Proprio oggi, quindi, che le tecnologie ci consentono di fare quasi tutto, diventa importantissimo avere un pensiero critico, avere etica, sviluppare capacità di immaginazione”.

“Ed è questa la bellezza di ciò che accadrà in questi giorni a Tropea: 14 laboratori che non sono verticali ma trasversali, con scienze, tecnologie, ingegneria, matematica e arte. Intrecciamo la logica della scienza con la bellezza dell’arte, la precisione della matematica con l’empatia delle scienze umane. Possiamo immaginare un futuro che sia intelligente e profondamente umano. Ma senza il sogno, nessun razzo avrebbe mai lasciato la Terra”.

Docenti e alunni

A riassumere il significato di quello che è stato vissuto nel sorprendente viaggio attraverso il mondo delle Steam e della scuola che ricerca, sperimenta e innova – aperta alle sfide della tecnologia, ma in cui il sogno non si deve mai spegnere, con al centro l’uomo e la sua umanità – sono stati gli interventi di docenti e alunni. Nella plenaria conclusiva, sempre condotta con bravura da Lorenzo Micheli, dedicata alla restituzione delle diverse esperienze dei tantissimi studenti, l’apertura e il momento finale, come suggello artistico ed emotivo, sono stati affidati alla suggestiva danza degli studenti del Liceo Coreutico “Vito Capialbi” di Vibo.

Interventi delle autorità

Nel corso della restituzione delle varie esperienze laboratoriali da parte degli studenti si sono succeduti gli interventi delle autorità, tra cui il vescovo della diocesi di Mileto-Nicotera-Tropea, Attilio Nostro; il prefetto di Vibo, Aurora Colosimo; e il sindaco del Comune di Drapia, Alessandro Porcelli. Il DS Nicolantonio Cutuli e il Dirigente Tecnico dell’USR Calabria, nonché componente dell’Ufficio di Presidenza del Consiglio superiore della Pubblica Istruzione, Lina Zaccaria, hanno infine raccontato il percorso tracciato nei tre giorni del “Borgo delle Steam” e le sensazioni che lo stesso ha suscitato.

Il sindaco di Drapia e il vescovo Nostro

Il sindaco del Comune di Drapia, Porcelli, nel corso del suo intervento in particolare ha auspicato che si possano riprendere le attività culturali nel suggestivo scenario del teatro “La Pace”, alla luce del sorprendente evento che ha visto protagonisti gli studenti di tutta la Calabria. Anche il vescovo Nostro è rimasto sorpreso e ha rivolto un messaggio agli studenti: “Senza la vostra partecipazione e il vostro ingegno questo evento non sarebbe stato così bello,” con la convinzione e l’auspicio che siano “i ragazzi che ancora ci credono, che si impegnano, che sperano e che hanno diritto a trovare una scuola, ma anche una Chiesa, che sappia renderli sempre più protagonisti di una storia che ancora deve essere scritta”.

Il prefetto Colosimo

Con questa fiducia, il prefetto Aurora Colosimo ha voluto ringraziare “la bella gioventù”, protagonista dei laboratori, e ha fatto i complimenti al “Galluppi” di Tropea che ha organizzato l’importante evento. Si tratta, ha osservato, “di progetti innovativi e di buone pratiche da destinare non solo alla Calabria, ma all’intera Italia”. “Qui c’è quella Calabria che mi piace vedere e che molto spesso viene nascosta da fatti ed episodi che sicuramente non sono un ottimo biglietto da visita. Oggi invece siamo in un luogo di bellezza, in un posto magico, e la bellezza di voi giovani.”

Ancora, Colosimo ha tracciato il futuro che si aspetta: “In questo territorio, che viene definito povero, ci sono tante intelligenze e tante risorse che aspettano di uscire fuori per dare un contributo alla crescita della Calabria, lasciandosi ispirare sempre dai principi di legalità e trasparenza; bisogna credere nel proprio lavoro con la forza e la potenza che voi giovani avete”. Infine l’appello ai giovani: “Restituite dignità a questa terra, alla Calabria, perché avete la forza: non fermatevi e andate avanti per questa strada”.

Zaccaria

Anche Lina Zaccaria non ha nascosto la sua emozione nel vedere “una scuola attiva, e questo fa onore a tutti voi, fa onore al territorio, fa onore al DS Nicolantonio Cutuli che vi ha saputo coinvolgere”. Si è poi soffermata sul seminario che ha coordinato, il 4+2 sulla filiera tecnologica professionale, abbracciando un percorso quadriennale con i 2 anni di specializzazione nell’ITS Academy.

Ha spiegato che si tratta “di percorsi innovativi che sicuramente avrete modo di conoscere e che riescono a far interagire le scuole, le università, il mondo del lavoro e soprattutto l’ITS Academy, che coprogettano insieme alla scuola e agli altri soggetti partner per consentire agli studenti di conseguire un titolo di studio con la possibilità di frequentare altri 2 anni di ITS e proseguire ancora all’Università con il riconoscimento dei due anni. Si tratta di un’innovazione voluta dal Ministro dell’Istruzione e del Merito, Giuseppe Valditara”.

Cutuli

Il ds Cutuli ha riassunto i tre giorni del “Borgo delle Steam” attraverso le emozioni che gli studenti hanno suscitato: “Ci avete veramente emozionato! Voi siete assoluti protagonisti all’interno di quel bellissimo teatro. Ci avete fatto capire in quale direzione la nostra scuola deve andare: verso l’innovazione, la sperimentazione di tutte quelle metodologie che solo voi, generazioni presenti e future, sapete dare a noi. E noi vi guideremo e cercheremo di mettere a vostra disposizione tutti gli strumenti che il Ministero dell’Istruzione ci affiderà. Ma credetemi, ci avete fortemente emozionato”.

E infine rivolge la sua gratitudine a tutti gli organizzatori, ai titolari della struttura e al Comune di Drapia; ha ringraziato inoltre le autorità civili, militari e religiose presenti, i dirigenti scolastici e i docenti accompagnatori che hanno dato l’opportunità agli studenti di vivere e condividere questa esperienza.

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