“Stamani ho presenziato alla manifestazione degli ex lavoratori socialmente utili (LSU) della Calabria davanti al Ministero della Pubblica amministrazione. Questi lavoratori, che nella scorsa legislatura io e l’ex senatore Fabio Auddino siamo riusciti a far stabilizzare grazie alla presentazione e all’approvazione di ben sette emendamenti, vengono ora presi in giro dalle promesse del Centrodestra, in particolare da quelle di Maurizio Gasparri. A febbraio 2023 fa il senatore di FI ha infatti presentato un disegno di legge per il ‘riconoscimento del diritto alla pensione ai lavoratori socialmente utili e di pubblica utilità’ ma, ad oggi, l’iter dello stesso ddl non è ancora iniziato e difficilmente inizierà visto che la legislatura volge a termine”. Così il deputato calabrese del M5S Riccardo Tucci, componente della commissione Lavoro.
“Stamani ho presenziato alla manifestazione degli ex lavoratori socialmente utili (LSU) della Calabria davanti al Ministero della Pubblica amministrazione. Questi lavoratori, che nella scorsa legislatura io e l’ex senatore Fabio Auddino siamo riusciti a far stabilizzare grazie alla presentazione e all’approvazione di ben sette emendamenti, vengono ora presi in giro dalle promesse del Centrodestra, in particolare da quelle di Maurizio Gasparri. A febbraio 2023 fa il senatore di FI ha infatti presentato un disegno di legge per il ‘riconoscimento del diritto alla pensione ai lavoratori socialmente utili e di pubblica utilità’ ma, ad oggi, l’iter dello stesso ddl non è ancora iniziato e difficilmente inizierà visto che la legislatura volge a termine”. Così il deputato calabrese del M5S Riccardo Tucci, componente della commissione Lavoro.
Assenza di volontà
Secondo Tucci, “non solo gli Lsu calabresi, ma pure quelli di tutta Italia, vedranno naufragare tale ipotesi. Sorprende che uno come Gasparri, che frequenta le Aule parlamentari dal 1992, non sia riuscito nemmeno a far calendarizzare questo progetto di legge. Appare quindi evidente la totale assenza di volontà politica, quella che, invece, ha contraddistinto la nostra azione nella XVIII Legislatura. A pagarne le conseguenze, però, non è certo l’esponente forzista ma, ancora una volta, gli Lsu”.
