“Venti tappe organizzate su tutto il territorio regionale per ascoltare le istanze dei nostri amministratori e dei nostri militanti, ma anche dei cittadini. Forza Italia Calabria si mobilita per raccogliere le esigenze di quanti affrontano quotidianamente mille difficoltà per valorizzare i borghi, le zone montane ed i comuni costieri”. Lo ha detto il coordinatore regionale di Forza Italia, Francesco Cannizzaro, presentando a Lamezia Terme, nel corso di una conferenza stampa, l’iniziativa itinerante “Radici, Perché Forza Italia è territorio”, presenti i vicecoordinatori regionali e quelli provinciali del partito.
Si tratta di venti tappe che partiranno il 16 novembre da Rosarno e si concluderanno il 16 dicembre a San Floro.
Si tratta di venti tappe che partiranno il 16 novembre da Rosarno e si concluderanno il 16 dicembre a San Floro.
“É assolutamente fondamentale, in questo momento – ha aggiunto Cannizzaro – andare sui territori, dai quali si dice spesso oggi che la politica è lontana. Forza Italia, con questa iniziativa, vuole imprimere in questo senso un cambio di tendenza, mobilitandosi per avviare una campagna d’ascolto in favore di coloro che vivono sulla loro pelle le esigenze delle aree più sensibili della nostra regione. Raccogliendo le istanze dei territori saremo in grado, come partito, di portarle nelle sedi politiche a tutti i livelli istituzionali, dal Parlamento fino al Consiglio ed alla Giunta regionali. Questa iniziativa non ha precedenti nella storia della Calabria, almeno di quella più recente. Quindi io sono particolarmente entusiasta e felice, insieme al coordinamento regionale, ai consiglieri e agli assessori regionali ed alla deputazione parlamentare, di averla promossa. Coinvolgeremo l’intero territorio calabrese perché le tappe saranno quattro per ogni provincia. Andremo nei piccoli comuni, nelle località montane, collinari e marine e lì ci ritroveremo con i nostri amministratori e militanti ma anche con i cittadini. Io credo che si tratti di una felice intuizione perché ai tempi nostri la politica ormai è diventata troppo social. E questo fa perdere il contatto vero e diretto con i territori”. (Ansa)