Patto con i giovani emigrati: lo sviluppo di Vibo parte da qui

Un progetto partecipativo che coinvolga tutti i cittadini, portando nuova energia e costruendo insieme un futuro migliore per la città

Per svegliarsi dal torpore economico, Vibo Valentia dovrebbe lanciare un grande progetto di costruzione di un Piano Strategico di Sviluppo, con un rapporto ufficiale fra Vibo Valentia e le menti migliori dei giovani emigrati vibonesi che, oggi, vivono nelle grandi città di Italia e in Europa.

I vibonesi siamo vecchi

I vibonesi siamo vecchi

Occorre riconoscere che i vibonesi rimasti in città, siamo vecchi, fra i 50 e 70 anni, ci parliamo fra noi incensandoci per ogni idea che ci sembra nuova, sia se siamo politici attivi e sia se saltuari. Le nostre idee nascono perlopiù dalla visione della TV, mentre le menti migliori oggi sono fuori regione, lavorano e rendono grandi le città del Nord. Gli emigrati vibonesi, visto il loro attaccamento al Paese natio, nelle festività natalizie sono ritornati, ed oggi si vedono per le strade perlopiù giovani e non più anziani, per cui la mia idea di stringere un Patto di Sviluppo con loro.

Idee nuove perché calabresi

È proprio la calabresità che li rende importanti nelle società dove lavorano. Nei miei viaggi americani, ma in Europa, ho potuto constatare che i calabresi erano sempre nei posti di progetto, dove da dirigenti mettevano a disposizione il saper ideare nuove soluzioni per vecchie esigenze. Così succede in Italia ed in Europa oggi, ed allora perché non chiamarli a dare un contributo alla loro città.

I vibonesi in Italia

Così i nostri giovani, che portano avanti le grandi aziende del Nord, sono avvocati, manager, operai, design, dottori, farmacisti, ecc., che hanno sicuramente le competenze innovative per indicare il cambiamento, potrebbero dare un valido contributo alla nostra città, basta consultarli ma non ingabbiarli nella politica partitica, come abbiamo fatto con l’inutile Consiglio dei ragazzi. Ed inoltre occorre non riagganciarli in quella negatività culturale da cui sono scappati, la “piramide di comando”, poiché questa è deleteria per la libera economica.

Un Piano strategico di sviluppo

Io penso ad un loro contributo culturale e tecnico, da cittadini del mondo, ad un Piano strategico per lo sviluppo di Vibo Valentia, raccolto in un processo di Partecipazione compiuto. Questo contributo sarà sicuramente pieno d’importanti nuove idee, perché loro girano il mondo, hanno le idee chiare su cosa serve al sud per uno shock economico, shock che ci permetterebbe di uscire dalla torbidezza culturale ed economica della nostra piccola area provinciale.

Per cui l’idea proposta è di lanciare questo grande progetto di costruzione del Piano Strategico di Sviluppo con un rapporto ufficiale fra Vibo Valentia e i giovani emigrati, magari riuniti in specifiche associazioni dei vibonesi nelle grandi città di Italia, ma, ripeto, anche di Europa e del mondo.

Domenico Santoro

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