Un ponte verso il futuro, investimenti e sviluppo per un turismo di qualità a Vibo Marina (foto e video)

Investimenti per 27 milioni di euro potrebbero trasformare la cittadina vibonese in una Portofino del Sud: un pontile mobile con 300 posti barca, un cantiere nautico, due alberghi di lusso e un ristorante esclusivo

Un Progetto integrato di sviluppo per ridisegnare il volto del turismo a Vibo Marina riqualificando aree attualmente abbandonate e aggredite da crescente degrado.

Un progetto che l’imprenditore Francesco Cascasi culla dagli anni Novanta e che, finalmente, dopo anni di sacrifici, impegno, battaglie legali e confronti a testa alta con tutte le difficoltà e gli ostacoli via via incontrati, è ormai destinato a trasformarsi in realtà. Tutto nasce come esigenza di diversificare i propri investimenti dopo tutte le iniziative varate a livello nazionale e internazionale, ma anche e soprattutto come atto d’amore verso la propria terra d’origine, dettato anche dalla forte passione per la diportistica.

Un progetto che l’imprenditore Francesco Cascasi culla dagli anni Novanta e che, finalmente, dopo anni di sacrifici, impegno, battaglie legali e confronti a testa alta con tutte le difficoltà e gli ostacoli via via incontrati, è ormai destinato a trasformarsi in realtà. Tutto nasce come esigenza di diversificare i propri investimenti dopo tutte le iniziative varate a livello nazionale e internazionale, ma anche e soprattutto come atto d’amore verso la propria terra d’origine, dettato anche dalla forte passione per la diportistica.

Cinque iniziative

Il “battesimo” è avvenuto stamattina, a palazzo Luigi Razza, dove lo stesso Francesco Cascasi, affiancato da tecnici e progettisti, ha illustrato il proprio “sogno” alla Commissione consiliare Lavori pubblici, presieduta da Silvio Pisani. In sintesi, “il progetto – ha spiegato l’ing. Guido Nardo, coordiantore del gruppo di lavoro – consta di cinque iniziative centrate sull’approdo diportistico “Marina Resort Porto Santa Venere” e sarà integrato con uno stabilimento di refitting e rimessaggio anche per imbarcazioni di grandi dimensioni, due alberghi di prestigio e un ristorante/lido di alto livello. Cinque iniziative integrate, connesse e tenute assieme da un unico, fondamentale, irrinunciabile obiettivo: l’attrazione turistico/ricettiva di qualità. L’investimento non sarà di poco conto.

I dati peculiari

Prevede, infatti, una spesa complessiva pari a 26.981.546 euro destinati a realizzare l’approdo diportistico Marina Resort Porto Santa Venere, il cantiere nautico C&C, l’ammodernamento de Il lido La Rada, l’albergo Tlf e l’albergo Miramare. Il personale diretto ammonta a 87 unità, ma avrà ricadute occupazionali in tutta la zona per circa 200 unità.

Due le società coinvolte nella progettazione strutturale (Hysomar Napoli e Italtecna Vibo) e quattro gli architetti impegnati nel progetto architettonico (Gerolamo Pungitore, Francesco Zito, Alessandro Figliuzzi e Saverio Monteleone), mentre a curare gli studi geologici è stato Enzo Morelli. Il coordinamento generale porta il nome dell’ing. Guido Nardo, mentre progettazione e fornitura pontili risultano in carico alla Ingemar Srl di Milano. Una squadra di prestigio che ha lavorato col massimo impegno e con la consapevolezza che il lavoro fatto dovrà far radicare il turismo di qualità a Vibo Marina.

Approdo diportistico

Entrando nei dettagli, l’approdo diportistico sarà realizzato nel porto di Vibo Marina nell’area prospiciente le vie Michele Bianchi e Cristoforo Colombo, tra la banchina Fiume e la Marnav. Avrà una superficie di 44.939 metri quadrati di cui 39.672 di specchio acqueo. È prevista la gestione telematica ed ecocompatibile di tutti i servizi tipici di un prestigioso Marina Resort con annessi accessori, quali Clubhouse, sale relax, palestra, ecc. Sarà il più importante ed esclusivo porto turistico sotto Salerno, che va a soddisfare una domanda di alto livello qualitativo che non trova oggi riscontri soddisfacenti nelle strutture esistenti.

La struttura potrà soddisfare la domanda di posti barca oggi soddisfatta al 50%. Non basta. Saranno realizzati un pontile galleggiante lungo 280 mt, con la funzione anche di paraonde, e altri 5 pontili galleggianti di lunghezza variabile tra i 40 m e i 100 mt, che consentiranno l’attracco di circa 300 barche di lunghezza da 5 mt a 40 mt, ancorati con un sistema di catene e corpi morti al fondale. Le imbarcazioni, invece, saranno ormeggiate con un sistema di trappe collegate a catenarie di fondo vincolate a corpi morti in calcestruzzo. Non mancherà un edificio servizi realizzato con struttura mista in cemento armato, profili in acciaio e ampie vetrature, architettonicamente integrato nel contesto generale.

Il cantiere navale

In località Porto Salvo sarà, invece, realizzato il cantiere navale con capannone di 2.000 mq, uffici e un piazzale per lavorazioni esterne e ricovero di circa 5.000 mq. I clienti potranno veder soddisfatte le loro esigenze anche d’inverno con ricadute positive sulla ricettività.

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