Una “conquista” di umano vivere civile (e non la ripresa di un servizio, fino a un certo punto garantito ma, di fatto, abusivo), quella ottenuta ieri (12/05/2025) dagli abitanti della frazione Piani di Acquaro che, con ferma caparbietà, sono riusciti a conseguire un “diritto”: la linea di trasporto pubblico da e per “il resto del mondo”. Ieri, infatti, per la prima volta, da che si ha memoria, “Piani”, una realtà di questo mondo, è raggiunta dai pubblici bus, che garantiscono alle giovani generazioni, e a tutti i residenti, di frequentare con normalità gli studi superiori e raggiungere ogni altro servizio.
Lo hanno rimarcato, in un clima di assoluta e testimoniata comunanza d’intenti, tutti i presenti: i referenti del comitato spontaneo, Cosmina Silipo e Naomi Latassa; il commissario Umberto Campini, che presiede e ha rappresentato la terna commissariale che gestisce il comune; i consiglieri regionali, Raffaele Mammoliti e Michele Comito; il presidente della provincia, Corrado Landolina, che ha garantito che anche le (gravissime) problematiche sulla provinciale per Piani saranno risolte. E i ragazzi delle superiori, veri protagonisti dell’“avvenimento”, “lieti di festeggiare un evento epocale, per noi e per tutta la comunità”.
“Festeggiamo un diritto – hanno seguitato – da cui dipende l’esercizio di molti altri (studio, raggiungimento di luoghi di cura, lavoro, disbrigo di pratiche varie, o, anche, solo di svago…). Festeggiamo l’istituzione di una linea di trasporto pubblico che, solo nel 2025, è realtà”.
Ringraziamenti
Quindi i ringraziamenti: alla terna commissariale “per il costante impegno e la pazienza in ogni fase di questa vicenda”, Umberto Campini, che la presiede, Francesca Iannò, per la particolare disponibilità ad accogliere le quotidiane istanze, Lucia Fratto; il prefetto, Anna aurora Colosimo; il presidente della giunta regionale, Roberto Occhiuto; i consiglieri Michele Comito e Raffaele Mammoliti; presidente e vice della Provincia, Corrado Landolina e Nicola Lasorba, e l’amministrazione provinciale tutta, “per aver eliminato le principali anomalie sull’arteria”; i tecnici comunali; il sindaco di Dasà, Raffaele Scaturchio, l’ex di Acquaro, Giuseppe Barilaro; le concittadine Cosmina Silipo e Naomi Latassa.
Ma, soprattutto, le mamme e i genitori, veri “eroi e artefici” della buona riuscita di questa storia. Una storia per un “diritto” garantito, hanno rimarcato in un tratto gli studenti: “con ritardo, diranno, a ragione, in molti”. Eh, già, con ritardo! Riflessione giornalistica, rimanendo con i “piedi per terra” e senza voler guastare la festa: un diritto, elementare, non ha bisogno di meriti, se non quelli di chi ha lottato, né di “medaglie” da apporre sul bavero della giacca.
Un diritto, elementare, è tale, e se, insistentemente, da anni, è stato necessario chiedere che venisse garantito (e non alla “carlona”, come fino a qualche tempo fa) hai fallito tu, istituzione, a qualsiasi livello. Auguri agli alunni di Piani.