Con l’avvicinarsi del Natale, il clima di festa e serenità che dovrebbe caratterizzare questo periodo si trasforma in un’ombra per i dipendenti della Muraca S.r.l., una delle aziende leader nel settore della raccolta dei rifiuti solidi urbani in Calabria.
Una crescita esponenziale ma a quale prezzo?
Una crescita esponenziale ma a quale prezzo?
La Muraca S.r.l., ormai punto di riferimento per la gestione RSU in numerosi Comuni – da Vibo Valentia fino a Tropea, Locri, Siderno e Bovalino – ha visto una crescita imprenditoriale sotto gli occhi di tutti. Tuttavia, dietro questa apparente ascesa si nasconde una realtà ben diversa: il mancato pagamento regolare degli stipendi ai lavoratori.
Nonostante l’azienda sia in grado di rispondere agli obblighi in alcuni cantieri – come quelli di Vibo Valentia o Siderno – molti altri dipendenti, distribuiti su altre località, rimangono senza retribuzioni. Circa 70 famiglie, secondo una stima prudenziale, vivranno un Natale di incertezza e difficoltà, faticando a mettere in tavola non solo il cenone delle feste, ma anche i pasti quotidiani.
Comportamento contestato
La Muraca S.r.l. adotta una prassi contestata: il pagamento degli stipendi è subordinato alla liquidazione dei canoni da parte delle amministrazioni comunali. “Questo comportamento – afferma Nazzareno Piperno, coordinatore provinciale Slai Cobas – oltre che illegittimo, è moralmente inaccettabile: i lavoratori non sono dipendenti delle amministrazioni ma della società, che ha l’obbligo di corrispondere regolarmente le retribuzioni”.
Questo sistema, “perpetrato ormai da anni, secondo Piperno “crea una divisione fra ‘dipendenti fortunati’ – coloro che operano nei cantieri pagati – e ‘sfortunati’, condannati all’incertezza. Una situazione che non fa onore a un’azienda che ambisce a essere considerata leader del settore”.
Non solo stipendi: un clima lavorativo insostenibile
Ma i problemi non si limitano al mancato pagamento. Nei cantieri gestiti dalla Muraca S.r.l., in particolare a Vibo Valentia, “si registra – secondo Piperno – un aumento preoccupante degli infortuni sul lavoro e dei conseguenti periodi di malattia. Questo fenomeno è direttamente legato al clima di pressione costante che l’azienda esercita sui lavoratori”.
Tra le pratiche contestate, a giudizio di Piperno, le “minacce di provvedimenti disciplinari con spostamenti arbitrari di mansioni o zone di lavoro verso chiunque osi protestare o esprimere dubbi; ordini di servizio irregolari che impongono agli operatori di lavorare in solitaria, violando norme del codice della strada e aumentando il rischio di incidenti e infortuni; visite mediche e prelievi ematici effettuati in ambienti privi di igiene e sicurezza, come accaduto presso la sede di Maierato, in locali non adeguati e vicini ai mezzi adibiti alla raccolta rifiuti.
Queste condizioni lavorative, unite a una “mancanza di rispetto per i diritti fondamentali dei dipendenti”, dimostrano che “la crescita dell’azienda avviene sulla pelle dei lavoratori”.
Un re senza corona
La Muraca S.r.l. è definita da alcuni “la ‘regina della spazzatura’, ma la vera regalità – sostiene Piperno – si misura dal rispetto e dalla cura verso i propri dipendenti, il “popolo” che rende possibile il successo di qualsiasi impresa. Crescere nei numeri senza maturare nei comportamenti è una contraddizione che mina alla base la credibilità dell’azienda”.
Il Natale 2024 si preannuncia buio per molti dipendenti della Muraca S.r.l., che continuano a lottare per ciò che spetta loro di diritto: essere pagati per il lavoro svolto. A questo si aggiungono condizioni lavorative critiche, infortuni e mancanza di tutela.