L’ospedale Jazzolino di Vibo Valentia, i lavori di messa in sicurezza, il trasferimento di reparti, la chiusura. A farne le spese saranno soprattutto i cittadini; coloro i quali rivendicano il diritto all’assistenza e alle cure. Il prefetto Vittorio Piscitelli vive con sofferenza questi momenti. La sanità, da queste parti (e non solo) è stata sempre vista come un osso da spolpare. I resti sono visibili: l’Asp di Vibo Valentia certifica un debito di 32 milioni. Un disastro che non nasce certo oggi; viene da lontano, e porta anche la firma di commissari nominati dalla politica che per anni hanno messo le tende a Vibo Valentia. Attorno alla disperazione della povera gente i padroni della sanità privata aspettano di assestare il colpo mortale.