Spiega la strategia del terzo polo che a Vibo Valentia (alle urne l’8 e 9 giugno) raggruppa quasi tutta l’area centrista. Non pensa minimamente a fare da stampella né al centrodestra e, tantomeno, al centrosinistra. Francesco Muzzopappa prova a centrare un risultato a sorpresa. Insomma l’obiettivo del suo schieramento è quello di recitare un ruolo da protagonista. E nell’intervista concessa a Noidicalabria.it il candidato a sindaco è chiaro. Affronta la questione legata a Città Futura, parla senza mezzi termini di uno degli ispiratori del progetto centrista (Vito Pitaro), così come non ha remore a tratteggiare il suo ruolo di avvocato penalista con l’impegno in politica.
Muzzopappa è piuttosto chiaro, si rivolge soprattutto ai giovani, anche a quelli che nel corso degli anni sono stati costretti a fuggire da Vibo, “e con i quali è necessario aprire subito un dialogo”; così come non manca di soffermarsi sulla necessità di una svolta nel campo turistico e naturalmente sulla sanità pensando fin da subito alle emergenze che si stanno creando in ospedale. Sul voto avverte pressioni, manovre di potere e clientelismo. Ma non per questo rinuncia alla sfida: “Un motivo in più per andare avanti”. E infine le liste pulite: “Spetta ai partiti fare la loro parte. Eppoi per me contano solo gli atti”.
Muzzopappa è piuttosto chiaro, si rivolge soprattutto ai giovani, anche a quelli che nel corso degli anni sono stati costretti a fuggire da Vibo, “e con i quali è necessario aprire subito un dialogo”; così come non manca di soffermarsi sulla necessità di una svolta nel campo turistico e naturalmente sulla sanità pensando fin da subito alle emergenze che si stanno creando in ospedale. Sul voto avverte pressioni, manovre di potere e clientelismo. Ma non per questo rinuncia alla sfida: “Un motivo in più per andare avanti”. E infine le liste pulite: “Spetta ai partiti fare la loro parte. Eppoi per me contano solo gli atti”.
Idee chiare anche sulla squadra di governo: “Non mi interessa il numero degli assessori, voglio solo persone competenti”.