Non è casuale la scelta del 25 novembre, giornata simbolo dedicata al contrasto della violenza sulle donne, per la firma del nuovo protocollo d’intesa tra il Comando provinciale dei Carabinieri di Vibo Valentia e l’associazione Attivamente Coinvolte. Una data che, ogni anno, invita a riflettere e ad agire contro un fenomeno che continua a segnare profondamente la società. Le iniziative pubbliche, gli slogan e le mobilitazioni restano strumenti preziosi per accendere i riflettori sul problema, ma da soli non bastano. Servono interventi concreti, capaci di incidere realmente sulla vita delle donne che subiscono violenze e che troppo spesso non trovano una via d’uscita.
Lo scopo
Lo scopo
Il protocollo nasce proprio con questo obiettivo: rafforzare la rete territoriale attraverso il coordinamento tra istituzioni, forze dell’ordine e operatori specializzati, così da rendere più efficaci le procedure di prevenzione e di assistenza. Un sistema integrato che punta a migliorare l’accesso ai servizi, garantire continuità e qualità nell’accoglienza, creare percorsi strutturati per accompagnare le vittime lontano dai contesti di abuso.
Il ruolo delle parti
L’Arma dei carabinieri si impegna a trattare i reati legati alla violenza di genere con personale formato e dedicato, a incrementare i momenti di aggiornamento e confronto sugli strumenti disponibili, e a diffondere tra gli operatori le buone pratiche sviluppate dai centri antiviolenza. Dal canto suo, il Centro Antiviolenza Attivamente Coinvolte – APS offrirà gratuitamente tutte le attività già attive nei propri sportelli: ascolto, presa in carico, supporto psicologico e legale, mediazione culturale e collegamento con i servizi territoriali e con le istituzioni. Un impegno continuo, volto anche a monitorare i bisogni emergenti e a mantenere viva la collaborazione con il Comando provinciale dei carabinieri.
Dato che colpisce
Il servizio è rivolto alle donne, sole o con figli minori, che necessitano di sostegno per intraprendere un percorso di uscita dalla violenza. Il protocollo avrà una durata triennale. Durante la presentazione è emerso anche un dato che colpisce: in provincia di Vibo Valentia si registrano circa due casi a settimana riconducibili a episodi di violenza. Numeri che rappresentano solo una frazione del fenomeno reale, ma che bastano per comprendere quanto urgente sia rafforzare ogni strumento possibile di tutela e prevenzione.


