Molti cittadini che, nel pomeriggio di ieri, si sono recati al cimitero di Vibo per rendere omaggio ai propri cari, si sono trovati davanti ai cancelli chiusi con largo anticipo rispetto all’orario previsto. La notizia è riportata dalla Gazzetta del Sud. La chiusura ufficiale era fissata alle 17, ma chi si era presentato alle 16:45 ha trovato impossibile entrare, provocando sconcerto e malcontento soprattutto in una giornata così significativa come quella della Commemorazione dei defunti. Alcuni dei presenti, con i fiori ancora in mano, hanno deciso di chiamare la polizia locale. Gli agenti sono intervenuti rapidamente, raccogliendo le segnalazioni e le denunce di più persone, tra cui alcune per presunti casi di abuso d’ufficio e interruzione di pubblico servizio.
La rigidità
La rigidità
I custodi del cimitero hanno spiegato che, a quell’ora, viene suonata la sirena per invitare i visitatori a concludere la loro visita, ma la rigidità con cui è stata applicata la chiusura ha generato forti proteste. Tra i cittadini che hanno preso parte alla contestazione c’era anche Francesca Pascale, dottoressa in giurisprudenza, che ha affiancato i visitatori rimasti fuori e si è detta pronta a contestare formalmente l’accaduto.
Le reazioni
La vicenda ha subito trovato risonanza anche sui social, suscitando discussioni sulla gestione del cimitero e sul modo in cui è stata affrontata la situazione, alimentando il dibattito sull’opportunità di rispettare rigidamente orari e protocolli in giornate di particolare significato emotivo.


