Vibo Valentia dice addio a Pino Altomonte, già direttore del Dipartimento Economato e Provveditorato dell’Azienda sanitaria provinciale. Hanno diffuso la notizia della sua scomparsa solo dopo la cremazione e la tumulazione.
Altomonte è stato uno dei dirigenti più formidabili di Palazzo ex Inam. Ligio al dovere, competente, perfetto direttore di uno degli uffici più importanti dell’Azienda, Pino Altomonte si è distinto per la sua serietà e capacità organizzativa diventando presto uno dei più apprezzati e rispettati dirigenti. Schivo da ogni primo piano e lontano da ricerche di immagine, Pino Altomonte ha dedicato tutta la sua bella storia di vita alla famiglia e al lavoro.
Altomonte è stato uno dei dirigenti più formidabili di Palazzo ex Inam. Ligio al dovere, competente, perfetto direttore di uno degli uffici più importanti dell’Azienda, Pino Altomonte si è distinto per la sua serietà e capacità organizzativa diventando presto uno dei più apprezzati e rispettati dirigenti. Schivo da ogni primo piano e lontano da ricerche di immagine, Pino Altomonte ha dedicato tutta la sua bella storia di vita alla famiglia e al lavoro.
Proveniva da una delle famiglie più in vista della città, gli Altomonte, che hanno dato lustro e prestigio al territorio. Sposato con la professoressa Iosella D’Agostino, figlia del professore e avvocato Alfredo D’Agostino, già docente all’Università di Messina e sindaco di Vibo Valentia come lo stesso figlio, Nicola D’Agostino, Pino Altomonte era l’amatissimo papà di Alfredo, Antonio, Marisa e Patrizia ma soprattutto il nonno di Maria Grazia, Benedetta, Giovanni e Gabriele. Questi ultimi, al funerale, celebrato nella Chiesa di Santa Maria del Soccorso, hanno inteso dargli un saluto speciale e attraverso Maria Grazia hanno espresso a Nonno Pino tutto il loro straordinario amore.
Per il figlio Alfredo, docente della Università Pontificia Salesiana di Roma, dirigente psicologo all’Asp di Roma 3, scrittore e giornalista, “papà e mamma hanno illuminato il nostro percorso di vita in maniera straordinaria, trasmettendoci la convinzione per credere ogni giorno di più, soprattutto, nella nostra splendida unità familiare dove lui è sempre stato il più deciso punto di forza”