Il 3 dicembre, a Vibo Valentia, si è svolto un vertice ritenuto cruciale per affrontare la crisi sanitaria della provincia, convocato dalla Prefettura su pressante richiesta dei sindaci vibonesi. L’incontro mirava a discutere delle gravi e ormai croniche carenze di personale, strutture e servizi che affliggono la sanità locale, rappresentando un momento che avrebbe dovuto richiamare responsabilità e confronto istituzionale. A pesare più di molte presenze, però, è stata un’assenza significativa: quella del consigliere regionale di maggioranza Vito Pitaro, unico eletto nella provincia di Vibo Valentia.
Il 3 dicembre, a Vibo Valentia, si è svolto un vertice ritenuto cruciale per affrontare la crisi sanitaria della provincia, convocato dalla Prefettura su pressante richiesta dei sindaci vibonesi. L’incontro mirava a discutere delle gravi e ormai croniche carenze di personale, strutture e servizi che affliggono la sanità locale, rappresentando un momento che avrebbe dovuto richiamare responsabilità e confronto istituzionale. A pesare più di molte presenze, però, è stata un’assenza significativa: quella del consigliere regionale di maggioranza Vito Pitaro, unico eletto nella provincia di Vibo Valentia.
Responsabilità maggiore
Il capogruppo di Democratici e Riformisti al Consiglio comunale, Alessandra Grimaldi, sottolinea come la posizione di Pitaro sia “unica e, proprio per questo, investita di una responsabilità ancora maggiore”. Quando i sindaci, massima espressione del tessuto civile, chiedono l’intervento al massimo livello istituzionale, spetta al rappresentante territoriale di maggioranza essere presente: per ascoltare, riferire e farsi portavoce nei centri decisionali.
Segnale preoccupante
Secondo Grimaldi, l’assenza non è un dettaglio marginale, ma un segnale preoccupante di possibile distanza tra rappresentante e rappresentati in un momento di emergenza collettiva. A destare ulteriori dubbi è il silenzio che ha circondato la vicenda: nessuna comunicazione ufficiale da parte di Pitaro, nessuna dichiarazione sulle iniziative intraprese per sopperire all’assenza e nessun impegno pubblico sui risultati del vertice.
“Questa grave mancanza necessita di un chiarimento – afferma Grimaldi – per verificare se l’emergenza sanitaria di Vibo Valentia sia al centro della sua agenda politica, prima ancora della proposta legislativa sullo scioglimento dei comuni infiltrati, ampiamente pubblicizzata negli incontri di partito”.
Fiducia nelle istituzioni
Grimaldi conclude: “Il seggio di Pitaro in Consiglio regionale non rappresenta solo un successo elettorale, ma è il rifugio delle aspettative dei cittadini vibonesi. Se la sua unica voce politica in Regione non ascolta né risponde alle richieste del territorio, rischia di minare la fiducia nelle istituzioni e di svuotare il senso stesso della rappresentanza democratica”.


