Gli anziani e i cittadini di Vibo Marina alzano la voce. Dopo oltre un anno di attese, richieste e solleciti, poco o nulla è cambiato: il Centro di aggregazione sociale della cittadina rimane chiuso. Una ferita aperta per una comunità che conta circa ottomila abitanti e che oggi si sente emarginata, ignorata, messa da parte.
Appello al sindaco
Appello al sindaco
La richiesta è stata indirizzata direttamente al sindaco di Vibo Valentia, Enzo Romeo. Un appello secco e diretto: “Signor sindaco, trovi subito le soluzioni per riaprire il centro. Non è possibile che si continui a discriminare gli anziani e i cittadini di Vibo Marina. È troppo facile parlare di sociale in campagna elettorale e poi non tradurre in fatti le parole”.
Serpeggia il malumore
Il malumore è palpabile. I cittadini ricordano al primo cittadino come il Comune di Vibo Valentia possa contare oggi su ben quattro centri di aggregazione sociale già attivi, l’ultimo dei quali inaugurato di recente a Vena Media. E allora la domanda sorge spontanea: perché proprio a Vibo Marina – insieme a Bivona e Portosalvo – non si riesce a garantire lo stesso diritto, nonostante le promesse fatte in campagna elettorale?”
Non siamo serbatoio di voti
Dietro questa mancata apertura, gli anziani vedono un’ombra pesante: “Si vuole forse trattare Vibo Marina come un semplice serbatoio di voti in vista delle prossime elezioni?”, chiedono provocatoriamente i cittadini nella loro nota. L’appello, forte e chiaro, mette in evidenza un problema che non è solo logistico o economico, ma politico e sociale. Una frazione importante come Vibo Marina, cuore pulsante del territorio, non può essere lasciata senza uno spazio di incontro, confronto e solidarietà per le fasce più deboli. La palla ora passa al sindaco Romeo, chiamato a dare risposte concrete e immediate. Perché tra promesse e realtà, la distanza – a Vibo Marina – è ormai diventata intollerabile.