In pieno avvio della campagna elettorale per le regionali calabresi, a Vibo Marina si alza una voce forte e corale: evitare che venga concessa una nuova proroga ventennale alla Meridionale Petroli per l’utilizzo dei depositi costieri. L’iniziativa parte da Cesella Gelanzè e ha già raccolto numerose firme, con un obiettivo chiaro: cambiare rotta e dare una prospettiva di sviluppo turistico alla città.
Il cuore della petizione
Il cuore della petizione
Il testo, rivolto direttamente ai candidati alla Presidenza della Regione, descrive un contrasto netto tra la bellezza naturale del paesaggio e la presenza degli impianti industriali: “Percorrendo la strada che da Vibo città scende verso la marina o quella che porta al porto, il panorama è di quelli che incantano. Ma lo specchio di mare riflette anche i ‘mostri’ industriali dei depositi costieri, frutto di scelte miopi che hanno deturpato ciò che altrove sarebbe stato il fulcro dello sviluppo economico”.
Tutte le richieste
No a una nuova concessione ventennale, che equivarrebbe a una “condanna a morte” per la vocazione turistica della città; sì a una concessione triennale, tempo necessario per trasferire gli impianti in un’area industriale già individuata; coinvolgimento diretto della Regione Calabria, che potrebbe sostenere parte delle spese di delocalizzazione attraverso le accise versate dall’azienda negli anni; rilancio del litorale come polo turistico, con nuove opportunità occupazionali e un modello di sviluppo sostenibile. La petizione sottolinea come la città non manchi di attrattive, intraprendenza e voglia di riscatto, ma attenda “la volontà politica della sua gente e delle istituzioni”.
Dichiarazione della promotrice
Cesella Gelanzé accompagna l’iniziativa con parole di forte partecipazione: “Sono tante le firme raccolte in poche ore e aumentano mano a mano che l’invito si diffonde. Il vibonese ha fame di sviluppo economico, di posti di lavoro non fermi all’esistente, ma capaci di crescere come avviene nelle realtà evolute. Tutto questo deve avvenire con il rispetto dell’ambiente, della salute e della sicurezza: non possono essere accessori marginali rispetto agli interessi di un’azienda”.
La volontà di una comunità
La promotrice ringrazia inoltre l’amico Giuseppe Muratore (ex presidente del consiglio comunale di Vibo Valentia) che ha supportato e condiviso l’iniziativa fin dall’inizio, e conclude con un appello: “Solo la stampa può dare il supporto essenziale, raccontando la volontà di una comunità che non vuole arrendersi a un destino già scritto. Questa non è una battaglia di partito, ma di famiglia: la nostra, che chiede di essere ascoltata”.
Come firmare
La petizione è consultabile e firmabile attraverso il seguente link sulla piattaforma change.org: