Tra pochi giorni Vittorio Piscitelli, coordinatore della commissione straordinaria dell’Azienda sanitaria provinciale di Vibo Valentia, lascerà il suo incarico. Una partenza che, secondo indiscrezioni, sarebbe legata a una nuova funzione che dovrebbe essergli conferita dal Consiglio dei ministri. Ma la notizia solleva più di un interrogativo.
Il primo fra tutti: davvero si tratta solo di una nuova destinazione istituzionale o, piuttosto, si sta consumando un silenzioso disinnesco di un’azione che toccava troppi nervi scoperti?
Il primo fra tutti: davvero si tratta solo di una nuova destinazione istituzionale o, piuttosto, si sta consumando un silenzioso disinnesco di un’azione che toccava troppi nervi scoperti?
Piscitelli, sin dal suo insediamento, ha mostrato un approccio deciso e senza sconti. Ha provato a scardinare consolidati meccanismi di potere, ha puntato il dito contro opacità annose, privilegi diffusi, zone grigie che, da anni, fanno dell’Asp vibonese non una cabina di regia al servizio della sanità territoriale, bensì un centro di gestione e distribuzione del potere.