Vibo, rischi e cambiamenti climatici. Il Comune si mette al sicuro

Il progetto prevede anche la mappatura dei rischi esistenti sul territorio che non ha ancora dimenticato le ferite dell'alluvione di 18 anni fa

L’alluvione si diciassette anni fa e un territorio fragile e vulnerabile dal punto di vista idrogeologico. Sono questi i motivi che hanno spinto il Comune di Vibo Valentia a promuovere l’adattamento al cambiamento climatico delle comunità locali attraverso una strategia partecipativa di comunicazione del rischio: da qui l’adesione al  progetto “Refocusing”, attraverso la delibera di Giunta guidata dal sindaco Maria Limardo, su input del dirigente Claudio Le Piane accolto dall’assessore all’Ambiente Vincenzo Bruni, condivisa con l’assessore alla Protezione civile Carmen Corrado. Il progetto è condotto come capofila dall’Università Politecnica delle Marche e come partner dall’Istituto di ricerca per la protezione idrogeologica (Irpi) del Cnr, sede di Rende, ed avrà durata biennale (ottobre 2023/ottobre 2025). I Comuni beneficiari sono due in tutta Italia: uno è Osimo, nelle Marche; l’altro è appunto Vibo Valentia.

Più strumenti a disposizione

Più strumenti a disposizione

<La comunicazione del rischio sugli impatti dei cambiamenti climatici – afferma il sindaco Limardo – è un compito complesso che va oltre il mero trasferimento di dati e fatti scientifici, e comporta il superamento di vincoli cognitivi, esperienziali e socioculturali, legati alla percezione del rischio. In tal senso, il progetto Refocusing intende identificare ed aumentare le capacità e gli strumenti a disposizione dei decisori pubblici locali per fornire alle comunità indicazioni chiare e utili, aiutandole a prendere ‘decisioni informate’, ad esempio in caso di frane, alluvioni o altri eventi di questo tipo>.

Un progetto condiviso e supportato dall’assessore Bruni: <Questo lavoro – aggiunge l’assessore Bruni – si allinea con i piani nazionali e internazionali per la resilienza e lo sviluppo sostenibile, come il Green Deal europeo e l’Agenda 2030, e va ad integrare il Piano di Protezione civile già approvato dal Comune di Vibo Valentia. Le attività previste e finanziate dal progetto, che per il Comune sono a costo zero, riguardano da un lato la mappatura dei rischi geoidrologici del territorio inaspriti dai cambiamenti climatici in atto, dall’altro il coinvolgimento delle istituzioni e dei cittadini per lo sviluppo di strategie partecipate di comunicazione del rischio. Perché in quei casi è necessario che il cittadino sappia esattamente ciò che deve fare, o anche solo se deve fare qualcosa. Un comportamento corretto può essere determinante, per questo la comunicazione deve divenire efficace, puntuale, quasi scientifica>.

Mappatura degli strumenti

Nello specifico, le attività da effettuare nel Comune di Vibo Valentia saranno: analisi dei pericoli naturali prevalenti nel territorio, per i quali verranno studiati gli impatti passati; mappatura degli attuali sistemi di comunicazione del rischio, identificando le organizzazioni e le istituzioni coinvolte a livello locale; mappatura dei principali “attori” che contribuiscono alla comunicazione del rischio a livello locale; organizzazione di focus group, in cui i vari soggetti portatori di interesse saranno chiamati a scegliere le migliori misure di comunicazione del rischio a livello comunale; coinvolgimento delle istituzioni e dei cittadini del Comune per lo sviluppo della <trategia partecipata di comunicazione del rischio>; organizzazione di eventi di sensibilizzazione sui cambiamenti climatici e sui rischi geoidrologici, rivolto a cittadini e amministratori pubblici, in cui verranno presentati i risultati del progetto.

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