Vibo, servizi sanitari a rischio in ospedale: 25 infermieri e 16 oss andranno a casa

Sindacati e lavoratori in protesta contro una decisione che rischia di compromettere i servizi sanitari provinciali

“Oggi, quello che tutti speravamo non dovesse mai accadere si è purtroppo verificato. La commissione straordinaria che guida l’Asp di Vibo Valentia ha deciso di non rinnovare i contratti di 25 infermieri e 16 operatori socio-sanitari, condannando questi professionisti alla disoccupazione. Dopo oltre tre anni di servizio prestato nelle Unità Operative ospedaliere e sulle ambulanze del nostro territorio, i lavoratori si trovano ora senza un futuro, a un solo giorno dalla scadenza dei loro contratti e alla vigilia del nuovo anno”. Lo scrivono in una nota congiunta le organizzazioni sindacali Fp Cgil, Fp Cisl, Fpl Uil, Nursing Up, Fials e Nursind.

Proseguono i sindacati: “Gli ‘eroi’ del Covid, che hanno lottato in prima linea durante l’emergenza sanitaria, sembrano non servire più. Possono essere lasciati andare il giorno prima di Capodanno, rendendo ancora più amara questa ricorrenza per loro e per le loro famiglie. La vicenda ha avuto inizio a ottobre 2023, quando la Regione Calabria ha decretato un presunto esubero di 80 unità di personale, tra infermieri e Oss, basandosi su un calcolo matematico previsto da un decreto commissariale per stabilire il fabbisogno di personale nelle aziende sanitarie. Tuttavia, il calcolo si è rivelato errato, basato su dati incompleti o inesatti trasmessi dall’Asp di Vibo Valentia al Dipartimento Salute regionale”.

Proseguono i sindacati: “Gli ‘eroi’ del Covid, che hanno lottato in prima linea durante l’emergenza sanitaria, sembrano non servire più. Possono essere lasciati andare il giorno prima di Capodanno, rendendo ancora più amara questa ricorrenza per loro e per le loro famiglie. La vicenda ha avuto inizio a ottobre 2023, quando la Regione Calabria ha decretato un presunto esubero di 80 unità di personale, tra infermieri e Oss, basandosi su un calcolo matematico previsto da un decreto commissariale per stabilire il fabbisogno di personale nelle aziende sanitarie. Tuttavia, il calcolo si è rivelato errato, basato su dati incompleti o inesatti trasmessi dall’Asp di Vibo Valentia al Dipartimento Salute regionale”.

La “discrepanza tra i numeri dichiarati e la realtà” è apparsa “evidente a tutti gli addetti ai lavori. Basta visitare i reparti ospedalieri e i Pronto Soccorso per rendersi conto della grave carenza di personale, che compromette la qualità dell’assistenza sanitaria”.

Gli incontri istituzionali e le promesse

Per evitare il “licenziamento in massa dei lavoratori dichiarati in esubero”, il 4 novembre scorso si è tenuto un incontro tra le organizzazioni sindacali, l’ex prefetto di Vibo Valentia Grieco, il presidente della Regione Calabria Occhiuto e il commissario dell’Asp Piscitelli. In quell’occasione – fanno sapere i sindacati – si era concordato di “riesaminare i dati e correggere l’errore, costituendo un tavolo permanente tra Regione e Asp”.

Fino a questa mattina, “erano state date ampie rassicurazioni sul rinnovo dei contratti in scadenza per ulteriori sei mesi, tempo necessario per avviare le tanto attese stabilizzazioni del personale. Tuttavia, alle 11 di oggi, il commissario Orlando ha comunicato ai lavoratori e ai sindacati la decisione di non rinnovare i contratti”.

L’intervento del prefetto di Vibo Valentia

Nel pomeriggio, il prefetto di Vibo Valentia, Colosimo, ha accolto con “grande sensibilità” la richiesta di incontro avanzata dai sindacati, convocandoli insieme a una delegazione di lavoratori. Durante l’incontro, svoltosi in un clima di ascolto e dialogo, il prefetto ha espresso solidarietà ai lavoratori e preoccupazione per i rischi che questa decisione potrebbe comportare per la sanità pubblica.

La carenza di personale formato potrebbe infatti generare “gravi disservizi”, soprattutto nelle “aree di emergenza”, mettendo ulteriormente “a rischio la qualità dei servizi sanitari. Il prefetto si è impegnato a contattare i commissari dell’Asp per raccogliere informazioni e promuovere una soluzione condivisa”.

Le conseguenze di una scelta miope

La proposta avanzata dai vertici dell’Asp, di “sostituire i lavoratori licenziati con personale proveniente da altre Unità Operative”, comporterebbe – secondo i sindacati – “due conseguenze drammatiche: peggioramento della qualità dei servizi in quanto i sostituti non avrebbero l’esperienza e la formazione necessarie per operare in contesti delicati, come le aree di emergenza, che richiedono competenze maturate sul campo”.

Inoltre, causerebbe un “depauperamento di altre unità, visto che postare personale da altri servizi significherebbe lasciare scoperte altre aree già in difficoltà, aggravando ulteriormente le condizioni generali del sistema sanitario provinciale”.

La protesta

Per chiedere la revoca immediata di questa decisione, le organizzazioni sindacali e i lavoratori terranno domani un sit-in di protesta davanti alla sede dell’Asp di Vibo Valentia. L’obiettivo è sensibilizzare l’opinione pubblica e coinvolgere le forze politiche locali affinché si intervenga tempestivamente per tutelare i diritti dei lavoratori e garantire la qualità dei servizi sanitari nel territorio.

© Riproduzione riservata

Ti Potrebbe Interessare

Grande successo per tutti i coristi diretti dal maestro Romolo Calandruccio, chitarrista di fama internazionale
Pesanti accuse all’Asp di Vibo che, secondo i consiglieri regionali, non rispetta i Dca e manda a casa infermieri e oss
Originaria di Locri, ha preso servizio nell’Utc solo da pochi giorni, ma si è già ben inserita nel nuovo ambiente di lavoro

Testata giornalistica registrata al Tribunale di Vibo Valentia n.1 del Registro Stampa del 7/02/2019. Direttore Responsabile: Nicola Lopreiato
Noi di Calabria S.r.L. | P.Iva 03674010792