Cinquant’anni di storia, arte e spiritualità: il Duomo di Santa Maria Maggiore e San Leoluca celebra domenica 7 dicembre 2025 il cinquantenario delle “Porte del Tempo”, le celebri porte bronzee che dal 1975 arricchiscono l’ingresso della cattedrale vibonese. L’iniziativa, promossa dal parroco don Pasquale Rosano in collaborazione con il Gruppo Cultura del Duomo, propone una giornata articolata in due momenti principali: “Il Tempo della Memoria” e “Il Tempo del Ringraziamento”.
Cinquant’anni di storia, arte e spiritualità: il Duomo di Santa Maria Maggiore e San Leoluca celebra domenica 7 dicembre 2025 il cinquantenario delle “Porte del Tempo”, le celebri porte bronzee che dal 1975 arricchiscono l’ingresso della cattedrale vibonese. L’iniziativa, promossa dal parroco don Pasquale Rosano in collaborazione con il Gruppo Cultura del Duomo, propone una giornata articolata in due momenti principali: “Il Tempo della Memoria” e “Il Tempo del Ringraziamento”.
“Tempo della Memoria”
“Il Tempo della Memoria” prenderà il via alle 16:30 presso il Museo d’Arte Sacra del Duomo con un convegno dal titolo “Le Porte del Tempo: storia, arte, teologia”. Tra i relatori, Mons. Filippo Ramondino offrirà una relazione storico-istituzionale, la prof.ssa Angela Rettura analizzerà artisticamente e iconograficamente le porte, mentre don Pasquale Rosano approfondirà il loro significato teologico e simbolico. A coordinare l’incontro sarà Michele Petullà, giornalista e coordinatore del Gruppo Cultura del Duomo, mentre il Maestro Antonio Romano arricchirà l’evento con intermezzi musicali.
“Tempo del Ringraziamento”
“Il Tempo del Ringraziamento” inizierà alle 17:30 con una processione dal Valentianum fino al Duomo, con sosta e benedizione davanti alle porte bronzee. Seguirà la Santa Messa solenne presieduta dal parroco don Pasquale Rosano e, a chiusura, l’accensione dell’Albero della Pace, a cura del Gruppo Scout Vibo 1 e Vibo 2. Le “Porte del Tempo”, opera dello scultore calabrese Giuseppe Niglia, rappresentano una vera e propria narrazione artistica: ciascun pannello racconta la storia della città e, in forma simbolica, la storia della salvezza, fondendo arte, fede e identità cittadina.


