La fotografia scattata da Adiconsum Calabria è impietosa: una città sempre più segnata dal degrado, dalla mancanza di manutenzione e da decisioni amministrative che – secondo l’associazione dei consumatori – stanno minando la vivibilità e la sicurezza pubblica. “Le segnalazioni che riceviamo ogni giorno – afferma il presidente regionale Michele Gigliotti – descrivono un quadro allarmante e non più sostenibile. Perfino la manutenzione ordinaria, che dovrebbe rappresentare la normalità nella gestione di una città, è diventata un miraggio”.
Incuria e abbandono
Incuria e abbandono
Il problema, secondo Adiconsum, “non è solo estetico”. L’incuria di strade, marciapiedi, aree verdi e spazi pubblici rappresenta “un rischio concreto per l’incolumità dei cittadini e, in molti casi, una violazione del loro diritto a vivere in un ambiente urbano decoroso. I vibonesi – aggiunge Gigliotti – pagano le tasse e hanno diritto a servizi efficienti, non a convivere con abbandono e pericoli quotidiani”. Al centro della denuncia, la chiusura della Villa Comunale, storico polmone verde della città, oggi interdetta al pubblico dopo il tragico incidente avvenuto al Parco Urbano. “Condividiamo le perplessità dell’avvocato Antonino Cavallari – afferma Gigliotti – perché chiudere un parco senza un’ordinanza chiara può configurare un’interruzione di pubblico servizio. La risposta all’emergenza non può essere lo smantellamento delle aree gioco o la chiusura dei cancelli. Servono interventi di messa in sicurezza, non di esclusione”.
L’appello al sindaco Romeo
L’appello al sindaco Enzo Romeo è diretto e accorato: “Non private i vibonesi, e in particolare i più giovani, dei loro spazi di socialità e di verde. Una città che si priva dei suoi luoghi di aggregazione è una città che si arrende. Noi non ci arrendiamo: continueremo a batterci per i diritti di tutti”. Adiconsum Calabria, conclude Gigliotti, “continuerà a monitorare la situazione e a offrire supporto a tutti i cittadini che intendono segnalare disservizi, riservandosi di intraprendere ogni azione necessaria per la tutela dei loro diritti”.


