Violata l’Oasi dell’Angitola, ancora discariche a cielo aperto

L'allarme lanciato dal responsabile del Wwf Pino Paolillo durante l'operazione di salvataggio di un tasso coordinata dal Centro di recupero della Fauna selvatica di Messina

Scoperta una discarica abusiva nell’Oasi dell’Angitola, proprio in quello che dovrebbe essere un ambiente “protetto”, a riprova che anche le aree che per antonomasia dovrebbero essere custodite e preservate…non siano esenti dall’inciviltà.

Il sito naturalistico si trova all’interno del Parco regionale delle Serre. Dunque la discarica individuata rappresenta ancora di più una ferita, nonché l’ennesimo affronto all’ambiente e alla sua biodiversità: tra i rifiuti abbandonati illegalmente, figurano anche porte in legno, bidoni di plastica e metallo, sacchi e cassette di plastica. È così scattata immediatamente la denuncia del Wwf perché, in particolare, ad accorgersi della discarica è stato proprio il responsabile del settore conservazione del Wwf Vibonese – Vallata dello Stilaro, il naturalista Pino Paolillo, durante la liberazione di un tasso, curata dal Centro di Recupero della Fauna Selvatica di Messina. 

Il sito naturalistico si trova all’interno del Parco regionale delle Serre. Dunque la discarica individuata rappresenta ancora di più una ferita, nonché l’ennesimo affronto all’ambiente e alla sua biodiversità: tra i rifiuti abbandonati illegalmente, figurano anche porte in legno, bidoni di plastica e metallo, sacchi e cassette di plastica. È così scattata immediatamente la denuncia del Wwf perché, in particolare, ad accorgersi della discarica è stato proprio il responsabile del settore conservazione del Wwf Vibonese – Vallata dello Stilaro, il naturalista Pino Paolillo, durante la liberazione di un tasso, curata dal Centro di Recupero della Fauna Selvatica di Messina. 

Il Wwf ha altresì prontamente segnalato la presenza dell’immondezzaio al Direttore del Parco delle Serre, Francesco Maria Pititto, e alle autorità competenti, tra cui i Carabinieri Forestali, auspicando che i responsabili vengano individuati e puniti. Inoltre, si sta muovendo per coinvolgere il comune di Maierato (territorio in cui si estende gran parte dell’oasi), affinché venga avviata un’azione per la rimozione dei rifiuti e la tutela dell’ecosistema fragile che circonda il lago Angitola.

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