Jazzolino, confermato l’arresto dell’uomo che ha aggredito un infermiere nell’ambulatorio di ortopedia

La misura cautelare è scattata nei confronti di Michele Lo Bianco, 49 anni, di Vibo già condannato nell'ambito del processo Rinascita Scott

E’ stato convalidato dal gip presso il Tribunale di Vibo Valentia l’arresto eseguito  dagli agenti della Polizia di Stato nei confronti del soggetto che, il 15 gennaio scorso, aveva aggredito personale sanitario in servizio presso l’ospedale di Vibo Valentia. Si tratta di  Michele Lo Bianco, 49enne vibonese già condannato in primo grado a 5 anni nel processo Rinascita Scott. Nello specifico in quella data, personale della Squadra Volante della Questura era intervenuto presso il reparto di Ortopedia dello “Jazzolino” a seguito di segnalata aggressione nei confronti di personale sanitario.

Le immediate indagini poste in essere dagli agenti hanno subito consentito di individuare e rintracciare un soggetto che poco prima, con prepotenza, aveva tentato di far accesso all’ambulatorio pretendendo che venisse visitato un paziente da lui individuato senza il rispetto dei turni previsto ed al rifiuto del personale sanitario prima colpiva con uno schiaffo al volto un infermiere per poi proferire minacce nei confronti dello stesso.

Le immediate indagini poste in essere dagli agenti hanno subito consentito di individuare e rintracciare un soggetto che poco prima, con prepotenza, aveva tentato di far accesso all’ambulatorio pretendendo che venisse visitato un paziente da lui individuato senza il rispetto dei turni previsto ed al rifiuto del personale sanitario prima colpiva con uno schiaffo al volto un infermiere per poi proferire minacce nei confronti dello stesso.

Sulla scorta di quanto emerso dalle immediate attività di polizia giudiziaria, esperite sotto il coordinamento della Procura della Repubblica di Vibo Valentia, l’uomo è stato tratto in arresto e posto a disposizione dell’autorità giudiziaria. Dopo la convalida dell’arresto è stata disposta nei confronti dell’uomo la misura cautelare degli arresti domiciliari.

© Riproduzione riservata

Ti Potrebbe Interessare

Da più parti, nei giorni immediatamente successivi al decesso della donna, sono giunti da diverse componenti della società civile appelli per fare piena luce sulla vicenda
A loro giudizio, Antonio Bellocco viveva a Milano nel pieno rispetto delle regole civili
Tra Savelli e Marinella continua a galleggiare di tutto tra la delusione e l’amarezza di quanti ancora si trovano sulle spiagge

Testata giornalistica registrata al Tribunale di Vibo Valentia n.1 del Registro Stampa del 7/02/2019. Direttore Responsabile: Nicola Lopreiato
Noi di Calabria S.r.L. | P.Iva 03674010792